Cariati, mandato di arresto europeo: negata la richiesta di estradizione
La Corte di Appello di Catanzaro ha condiviso le argomentazioni dell’avvocato Raffaele Meles e non ha autorizzato la consegna allo Stato richiedente
CARIATI - La Corte di Appello di Catanzaro, condividendo la tesi sostenuta dall’avvocato Raffaele Meles, non ha autorizzato la consegna del 49enne, finito in manette in esecuzione di un mandato di arresto europeo, allo Stato richiedente.
È quanto deciso dalla Corte catanzarese con apposita sentenza emessa a seguito di una lunga camera di consiglio.
I giudici - pur ritenendo sussistenti tutte le condizioni per l’accoglimento della domanda di consegna contenuta nel mandato di arresto europeo - hanno negato l’estradizione sottolineando come il legale dell’imputato fosse riuscito a provare che al proprio assistito avrebbe dovuto essere riconosciuta la possibilità di scontare nel territorio italiano la condanna inflittagli dall’Autorità polacca. A tale richiesta si è più volte opposto il Procuratore Generale presente in udienza.
L’uomo era stato tratto in arresto dai Carabinieri di Cariati la mattina del 9 settembre ed aveva nominato quale proprio legale di fiducia l’avvocato Raffaele Meles. All’esito dell’interrogatorio di garanzia, durante il quale il 49enne si era avvalso della facoltà di non rispondere, la Corte di Appello di Catanzaro, accogliendo la richiesta della difesa, aveva disposto la sostituzione della misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari. Il processo era stato quindi aggiornato per decidere sulla richiesta di estradizione, che la Corte di Appello ha negato condividendo le argomentazioni difensive. La sentenza è stata immediatamente comunicata al Ministro della Giustizia Marta Cartabia, mentre l’avvocato Raffaele Meles ha espresso enorme soddisfazione per il risultato professionale conseguito.