San Basile, un'intera montagna ancora in fiamme. Arrivano i mezzi aerei
Dopo tutta la notte di operazioni di spegnimento da terra, ora arrivano i mezzi aerei per domare le fiamme sulla parte alta della montagna
SAN BASILE - Il Pollino si sveglia con l'odore del fumo, di un'intera montagna andata a fuoco durante la notte.
Lo scenario, ieri sera, era apocalittico. Tutto, anche i più piccoli alberi, aveva preso fuoco, complice la spinta del vento che alimentava le fiamme sempre di più.
Alcune case, fin dove il fuoco si era spinto, sono state evacuate ed i residenti hanno trovato ospitalità per la notte nelle abituazioni di parenti e nel buon cuore di una comunità che si è stretta in un unico abbraccio.
Il sindaco, Vincenzo Tamburi, stanco e arrabbiato, non ha abbandonato il luogo dell'emergenza; tutta la notte i vigili del fuoco ed i volontari di Pollino h24, Anpana e Lipambiente hanno lavorato per domare le fiamme ma le proporzioni dell'incendio erano troppo grandi per riuscirci con il buio.
Nella notte è stata sospesa anche l'erogazione dell’acqua per permettere di ricaricare i serbatoi e consentire dalla mattina di avere a disposizione più acqua possibile per i mezzi di intervento.
Ed in effetti sono in azione anche quelli aerei che ieri sera il primo cittadino aveva reclamato e che stanno provvedendo a spegnere le fiamme ancora presenti sulla parte più alta della montagna, inaccessibile per i mezzi da terra.
È un via vai di elicotteri, ora, che senza sosta lavora per far rientrare una volta per tutte l'emergenza di San Basile, il giorno più triste, dice Tamburi, da quando sono sindaco di questa comunità.
Nel frattempo le abitazioni sono state messe in sicurezza ed cittadini sono rientrati stamattina.