Corigliano-Rossano, sa di essere positiva al Covid ma serve ai tavoli nel locale del marito
La donna è stata denunciata dalla Polizia per violazione normativa Covid, sorpresa dagli agenti all’interno del locale a ricevere gli ordinativi degli avventori e a servirli ai tavoli, priva di mascherina di protezione
CORIGLIANO-ROSSANO - Continua incessantemente l’attività di controllo nell’ambito dei servizi predisposti in sede di Tavolo Tecnico da parte degli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Corigliano-Rossano, diretti dal dottor Cataldo Pignataro coadiuvati da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza, finalizzata alla verifica del rispetto della normativa Nazionale e Regionale vigente inerente l’emergenza epidemiologica da COVID-19.
In particolare, il perfetto coordinamento tra gli uomini del Commissariato cittadino, delle unità del Reparto Prevenzione Crimine, e degli uffici della Protezione Civile, consentivano di controllare in modo efficace le diverse segnalazioni a carico di cittadini irrispettosi alla normativa Covid.
Nella rete dei controlli a finire nei guai è stata la moglie del titolare di un noto locale di ristorazione sito nella frazione di Schiavonea del Comune di Corigliano-Rossano, area urbana di Corigliano.
La donna, risultata positiva al Covid, veniva sorpresa dagli agenti all’interno del locale a ricevere gli ordinativi degli avventori e a servirli ai tavoli, priva di mascherina di protezione in violazione all’Ordinanza del Sindaco del Comune di Corigliano-Rossano che gli imponeva la quarantena presso il proprio domicilio.
Altresì, grazie alla professionalità degli operatori finalizzata alla tutela della salute pubblica, si procedeva, senza creare allarmismi, ad identificare i numerosi avventori che venivano invitati ad uscire dal locale con l’intimazione di permanere in affidamento fiduciario previo contatto della competente ASL.
La predetta attività si concludeva con il deferimento all’A.G. della donna nonché la chiusura del locale con l’obbligo della sanificazione da parte degli esercenti.
Venivano attivati anche gli uffici preposti dell’ASL a cui venivano inviati gli elenchi degli avventori e del personale della predetta attività.
(fonte foto panorama chef)