Cosenza, lavori abusivi lungo l’alveo del fiume Rosa.
Il corpo della forestale dei Carabinieri insieme ai colleghi di Fagnano e Sant’Agata di Esaro hanno accertato l’illecito a seguito di un controllo lungo l’asta fluviale del fiume
COSENZA - Ha effettuato lavori sull’alveo del fiume Rosa senza alcun tipo di autorizzazione.
Si apre così il comunicato stampa dei Carabinieri della forestale di San Sosti.
In particolare un uomo di San Sosti in località “Porcile”, zona questa ricadente tra i comuni di Mottafollone e San Sosti, ha realizzato senza idonea autorizzazione, a tutela della propria abitazione e delle relative pertinenze, un argine di protezione utilizzando un mezzo meccanico.
I militari della stazione Carabinieri forestale di San Sosti unitamente ai colleghi di Fagnano e Sant’Agata di Esaro a seguito di un controllo lungo l’asta fluviale del fiume hanno accertato l’illecito effettuato all’interno di una area particolarmente vincolata.
I militari hanno constatato come l’uomo, utilizzando il materiale litoide prelevato abusivamente dal fiume avesse realizzato l’argine di protezione. La piena del fiume ha determinato anche il cedimento di una porzione di un muro in cemento, precedentemente realizzato anch’esso senza autorizzazione alcuna.
Si è pertanto proceduto al sequestro dell’area ricadente anche nell’asta fluviale, oltre 500 metri quadri, e del muro in cemento, deferendo il trasgressore per violazioni alla normativa urbanistica e per aver realizzato senza alcuna autorizzazione lavori all’interno di un sito protetto, essendo l’area ricadente in parte nel perimetro del Parco del Pollino e in zona vincolata dal punto di vista paesaggistico ambientale ed idrogeologico.