Tutela del Parco del Pollino: il bilancio 2020 dell’Arma Forestale
I Carabinieri forestali del Parco nazionale del Pollino rendicontano su quanto fatto negli ultimi dodici mesi
ROTONDA - Maggiori e proficui controlli hanno caratterizzato l’attività operativa del Raggruppamento Carabinieri del Parco Nazionale del Pollino presente con 21 stazioni sul territorio calabro-lucano dove insiste l’importante area protetta. Una costante presenza sul territorio dei militari ha evitato particolari aggressioni al patrimonio boschivo limitando e contrastando in maniera efficace e in alcuni casi determinante illeciti ambientali, forestali e agroalimentari. In particolare in questo 2020 sono state denunciate 53 persone, effettuati due arresti e 14 sequestri penali. 18.680 sono stati i controlli effettuati che hanno portato ad accertare 463 illeciti amministrativi per un importo di 314 mila euro di sanzioni erogate. Anche in questa stagione si è posta l’attenzione alla tutela paesaggistica e ambientale, alla conservazione e la valorizzazione dell’area protetta, che sono svolte contestualmente al controllo delle utilizzazioni boschive (1.005 controlli), al benessere degli animali, al controllo alle norme di polizia veterinaria e di raccolta funghi e tartufi, alla salvaguardia della fauna selvatica ed itticavera e propria “mission” dell’Arma Forestale. A tal riguardo importante è l’attività di monitoraggio del lupo che si sta facendo nell’area protetta grazie al personale militare. Nel parco sono presenti 65 postazioni per una estensione di 384 km che, frequentemente vengono percorsi dai Carabinieri Forestale del Parco per ricercare le tracce della presenza del lupo. Il tutto finalizzato ad una ricostruzione della consistenza e della genetica delle popolazioni presenti all’interno della vasta area calabro lucana.
Complessivamente nel corso del 2020 nel parco si sono registrati 63 incendi, 21 in più del 2019 che hanno però interessato una superficie boscata nettamente inferiore rispetto all’anno precedente, circa 190 ha, contro i 535 del 2019. L’attività di contrasto in questo settore si è concentrata principalmente sulla prevenzione del fenomeno attraverso l’attività di controllo capillare da parte dei militari del territorio in stretta collaborazione anche con le associazioni di volontariato e di protezione civile. Particolari e intensi controlli hanno interessato anche lo smaltimento dei rifiuti da demolizione e la corretta gestione delle attività di recupero dei metalli
In questo settore l’attività di contrasto al traffico illecito di rifiuti, alla relativa gestione illecita, nonché i controlli sulle discariche abusive, hanno consentito di raggiungere importanti risultati durante gli oltre 700 controlli eseguiti.