3 ore fa:Da Bocchigliero il messaggio della Calabria che resiste: un invito al confronto sullo spopolamento
4 ore fa:Unical, occhi puntati sulla elezione del nuovo rettore: Greco e Rubino spaccano l'Ateneo
1 ora fa:Sila-Mare, il gruppo "Per la rinascita di Longobucco" contro il disinteresse dell'Amministrazione
5 ore fa:Nuovo medico di base a Longobucco: la Cisl accoglie con favore l'avvio delle procedure
43 minuti fa:Il patrimonio identitario arbëresh al centro della programmazione RAI Calabria
4 ore fa:La lunga fuga silenziosa: così scompaiono i paesi della Calabria del Nord-Est
2 ore fa:Calopezzati, erosione costiera: al via studi e progetti per difendere un patrimonio unico
13 minuti fa:Elezioni regionali, Piattello si candida al fianco di Occhiuto
2 ore fa:Svincolo Nord a Trebisacce, De Marco (Lega): «Il Governo conferma l’impegno»
3 ore fa:Continua l'impegno della famiglia Barbieri nel raccontare la "Calabria Straordinaria" nel piatto

Il Carabinieri pongono sotto sequestro un’autofficina

1 minuti di lettura

 

COSENZA - Continuano i controlli ambientali mirati alla gestione illecita ed al deposito incontrollato dei rifiuti. Tale attività ha portato nei giorni scorsi alla denuncia di un pensionato di Torano Castello per l’esercizio abusivo di attività di autoriparatore. Alla denuncia si è giunti dopo un controllo dei militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cerzeto che hanno accertato all'interno di uno stabile di oltre 100 mq ubicato nel centro abitato l’attività di autofficina risultante chiusa da alcuni anni. In realtà non era così.

Il pensionato settantenne infarti effettuava lavori di autoriparazione seppur aveva cessando l’attività nell’anno 2016, cancellandosi dal registro delle imprese e annullando la partita IVA. Durante il controllo i militari, all’interno del locale adibito, hanno anche rinvenuto rifiuti di varie tipologie quali rifiuti speciali pericolosi e non, che oltre a concretizzare in tal modo anche una gestione illecita degli stessi hanno confermato come la stessa fosse in attività regolarmente. Inoltre, non vi era in possesso del denunciato alcun tipo di documentazione comprovante le procedure di smaltimento degli stessi come previsto dalla normativa. Al trasgressore è stata contestata anche una sanzione amministrativa di oltre € 5.000 per l'esercizio abusivo dell'attività. I militari hanno quindi proceduto alla denuncia del settantenne per violazione delle norme in materia ambientale ed al sequestro penale del locale.

Carmine Milieni
Autore: Carmine Milieni