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Rossano, Pronto soccorso al collasso: ambulanze in fila e pazienti ammassati in sala d'aspetto

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CORIGLIANO-ROSSANO - Questo è uno di quei giorni (tanti) critici per gli ospedali spoke di Corigliano-Rossano e per la sanità della Sibaritide. In questo momento nel pronto soccorso del "Giannettasio" sta succedendo di tutto. Una situazione al limite che ha portato gli operatori sanitari ad avvisare le forze dell'ordine per chiedere aiuto. 

Il presidio "Giannettasio" è diventato un imbuto dove tutti si affollano all'ingresso del Ps ma gli accessi all'interno dell'ospedale, per i ricoveri, sono praticamente centellinati.

Tutti i reparti non accettano più i degenti se prima non arrivano con il referto di un tampone negativo (che si sa, per avere l'esito occorrono giorni). Ed è così che l'unità operativa diretta dal dottore Natale Straface è diventata un lazzaretto, un ospedale nell'ospedale dove si ammassano malati bisognosi di cure e che aspettano il tampone.

Sono diversi, forse decine, i pazienti che attendono ricoveri.

Stamattina un caso eclatante di un signore - ci raccontano alcune persone che sono ancora in sala d'attesa - che è arrivato nel nosocomio rossanese con un arresto cardiaco in corso e che sarebbe stato rianimato dai sanitari addirittura nell'atrio interno del pronto soccorso perché dentro tutti i posti erano occupati ed il personale centellinato.

Inoltre, ci sono al momento tre amabulanze in fila dietro la porta carraia della struttura in attesa di accesso. La centrale operativa del 118 starebbe smistando tutto sull'ospedale di Rossano per necessità. Anche se non si capisce il perché tutti i soccorsi di area medica, che potrebbero essere destinati al presidio "Compagna" di Corigliano vengono fatti confuire sul "Giannettasio".

La situazione è allarmante mentre all'interno, codici gialli e verdi attendono da ore di poter parlare con un medico. E nella sala d'attesa, ovviamente, si creano assembramenti.

Già, perché, in tutto questo trambusto c'è il maledetto Covid che bisogna tenere a bada e le possibili infezioni che ne potrebbero scaturire attraverso i contatti ravvicinati. Che hanno già provocato danni enormi, soprattutto all'interno dello stesso personale sanitaria.

Nessuna fonte ufficiale lo dice (se ne guardano bene) ma ad oggi risultano casi di medici e infermieri positivi in diversi reparti: dal Pronto soccorso passando per la Chirurgia finendo all'Oncologia e al reparto di Pneumologia Covid. E tutti all'interno dell'ospedale misto del "Giannettasio".

Una situazione incandescente. Non più sopportabile né da operatori tantomeno dai cittadini. Mentre qualcuno continua a dire che va tutto bene.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.