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La Sibaritide raccontata nelle pagine della cronaca nera del 2020

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CALABRIA ALTO JONIO – “Demetra”, “White collar”, “Efesto”, “Farmabusiness”, “Affari d’oro” e “Pacta sunt servanda”. Sono questi alcuni dei nomi delle più importanti operazioni congiunte tra forze dell’ordine e magistratura svoltesi in questo 2020 in Calabria.

Demetra: una imponente operazione nella sibaritide contro il caporalato che aveva condotto (il 22 maggio 2020) all’applicazione di 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 38 ordinanze di arresti domiciliari e 8 ordinanze di sottoposizione all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.  In seguito, però, sempre su istanza del collegio difensivo erano stati completamente revocati, per assenza di gravità indiziaria, le misure cautelari personali e reali, degli arresti domiciliari, del sequestro dei terreni e di somme di denaro dell’imprenditore Eugenio Ciliberti e della “Full Società Agricola”. Lo stesso Ciliberti è stato poi assolto da tutte le accuse con formula piena (08 dicembre 2020).

White collar (luglio2020): operazione che ha coinvolto alcuni professionisti delegati e curatori fallimentari nelle procedure di vendite giudiziarie immobiliari presso il Tribunale di Castrovillari. In questa operazione sono stati indagati 48 soggetti, di cui 9 colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere e 7 agli arresti domiciliari. A capo dell’organizzazione un cittadino coriglianese, dipendente della Pubblica amministrazione, al quale sono stati altresì contestati i reati di truffa aggravata e false attestazioni.

Efesto (ottobre 2020): operazione che nasce da un’inchiesta del tribunale di Catanzaro e che ha visto emanate 61 misure cautelari con vari capi di accusa per i membri di tre società operanti nel settore dei rifiuti e del commercio di rottami ferrosi, con sede in Calabria e Campania: traffico illecito di rifiuti, ricettazione e riciclaggio di quantitativi, anche ingenti, di cavi di rame di provenienza illecita, e riguardanti in particolare il territorio di Montalto Uffugo.

Farmabussiness: operazione che ha portato all’arresto (novembre 2020) di 19 persone, mentre altre 25 sono indagate. Le accuse: associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, tentata estorsione, ricettazione e violenza o minaccia a pubblico ufficiale.

Affari d’oro (dicembre 2020): un’operazione che fa parte di un ampio contesto di aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati da parte di soggetti che vivono di attività illegali ed ha portato al sequestro di beni per un valore di 2 milioni di euro.

Pacta sunt servanda (dicembre 2020) operazione che ha portato alla luce una fitta rete di usurai nella città di Castrovillari. Più di 10 le persone coinvolte, accusate, a vario titolo, dei reati di usura aggravata, estorsione aggravata, esercizio di attività creditizia in assenza di autorizzazione, furto aggravato e cessione e detenzione illegale di armi comuni da sparo.

Oltre alle grandi operazioni fin qui citate, il nostro territorio è stato scenario di diverse azioni criminali:

Più di 23 auto in fiamme nella sola Corigliano Rossano; 3 omicidi nell’area Nord Est della Calabria; circa 5 arresti per violenza domestica e più di 9 per furto o rapina nella provincia; oltre 15 denunce per bracconaggio e una cinquantina circa quelle per detenzione di stupefacenti nel territorio della sibaritide. Numeri, che riassumono una situazione non certo semplice.

Nella peculiarità di questo anno possiamo sicuramente annoverare una lista di nuovi reati che si sono aggiunti a quelli “tradizionali”: dalle attività sospese per non aver rispettato le norme anti Covid (più di 12 nella nostra provincia), alle sanzioni per il mancato rispetto del “coprifuoco” (una trentina circa) e alle multe per assembramento.

Inoltre, purtroppo, sulle pagine di cronaca locale sono apparsi anche i bollettini dei contagi, degli ospedalizzati e delle vittime a causa del Covid-19. Per non parlare delle diverse inchieste sulla Sanità, sulle criticità dei nosocomi calabresi e sui Pronto Soccorso allo stremo.

Ma, in questo 2020, non mancano neppure i mali atavici della nostra terra, come le denunce per abbandono abusivo di rifiuti (da Spezzano a Montalto a Marano, da Bisignano a Corigliano Rossano, ecc.), i frequenti e (purtroppo molto spesso) mortali incidenti sulla 106, alle frane causate dal dissesto idrogeologico (ad esempio il costone franato a Cassano, quello a Cerchiara, a Scala Coeli o quelli avvenuti sul territorio di Corigliano Rossano).

Un anno complicato da diversi punti di vista ma, come si può ben vedere, la pandemia non ha sicuramente frenato il crimine, né rallentato le indagini dei militari o della magistratura.

Giusi Grilletta
Autore: Giusi Grilletta

Da sempre impegnata in attività per il prossimo, è curiosa, gentile e sensibile. Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, consegue la magistrale in Teoria e Metodi per la Comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano. Consegue una seconda laurea magistrale in Pedagogia per ampliare le sue conoscenze. Ha lavorato presso agenzie di comunicazione (Lenin Montesanto Comunicazione e Lobbing) e editori calabresi (Falco Editore). Si è occupata di elaborare comunicati stampa, gestire pagine social, raccogliere e selezionare articoli per rassegne, correggere bozze e valutare testi inediti. Appassionata di scrittura, partecipa a corsi creativi presso il Giffoni Film Festival e coltiva la sua passione scrivendo ancora oggi racconti (editi Ilfilorosso) che trasforma in audio-racconti pubblicati sul suo canale YouTube. Ama la letteratura, l’arte, il teatro e la cucina.