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Arbëria, anziano a spasso tra le campagne finisce in un torrente: salvato dai carabinieri

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SAN DEMETRIO CORONE - È proprio il caso di dire "una bella avventura di Natale" con un lieto fine. Protagonisti un anziano di Acri, classe 1940, ed i militari della stazione dei carabinieri di San Demetrio Corone. L'uomo, lo scorso 23 dicembre si era allontanato da casa per una passeggiata tra le campagne dell'arbëria quando ad un tratto è finito in un torrente. Giusto il tempo di avvisare con il telefono i familiari dicendogli che aveva smarrito la via del ritorno e di non sapere dove si trovasse e poi nessun'altra comunicazione. 

Vengono subito allertati i carabinieri della stazione di Acri che avviano le prime indagini e intuiscono che l'uomo si è spinto fino al territorio di San Demetrio corone. A quel punto entrano in azione i carabinieri della Compagnia di Corigliano, guidati dal capitano Cesare Calascibetta.

Nessuno sa dove sia l'uomo. Si conosce solo l'auto, una vecchia Fiat Punto, a bordo della quale il signore si era spostato e le indicazioni date dall'uomo ai familiari: "Mi trovo in un torrente, sono rimasto incastrato in un canneto e qui è tutto circondato da una fitta boscaglia". Non si hanno altre indicazioni.

Sulla base delle carateristiche geologiche e geografiche indicate dai familiari, quindi, i carabinieri della stazione di San Semetrio corone iniziavano un minuzioso pattugliamento e perlustrazione nelle zone che potevano corrispondere alle descrizioni. Arriva il buio, poi la notte.

Le ricerche continuano instancabili. Gli uomini della Benemerita individuano il luogo in cui dovrebbe essere l'uomo: è in contrada Macchia del Pozzo, poco fuori il centro abitato di San Demetrio. Un luogo impervio e quasi inaccessibile, proprio nei pressi in cui ci sono ancora i cantieri aperti della Sila-Mare.

I militari lasciano le auto di servizio a bordo strada e si avventurano anche loro nelle campagne. Arrivano sul torrente. L'uomo è lì, a pochi passi da loro. Sono le 4 del mattino di una freddissima vigilia di Natale. I carabinieri scendono nel greto del fiume, l'anziano signore è lì, spossato dal gelo e dall'acqua del torrente, ma vivo. Sguardi che si incrociano, un sorriso di liberazione e qualche lacrima. Non c'è altro tempo da perdere. 

Uno dei militari ritorna lungo la strada principale, allerta subito i Vigili del fuoco e i sanitari del 118 che arriveranno dopo poco tempo sul posto. Uno dei carabinieri rimasto, invece, vicino all'ottantenne si toglie il giubotto e la giacca e copre l'uomo cercando di dargli quanto più calore possibile. Arrivano i vigili del fuoco che imbracano il signore e a spalle lo portano sulla strada dove ad attenderli c'è un'ambulanza. L'anziano di Acri è salvo ed una rocambolesca avventura di Natale finisce lietamente.

L'ottantenne viene trasferito all'ospedale spoke "Compagna" di Corigliano-Rossano, ci rimarrà per qualche giorno prima di poter ritornare dai suoi cari. Questa è una storia che dimenticherà difficilmente e che racconterà a figli e nipoti, ricordando sempre l'eroismo di quei carabinieri che sprezzanti del pericolo e del freddo non si sono arresi e l'hanno messo in salvo.

 

 

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.