21 ore fa:La Vignetta dell'Eco
5 ore fa:Cosa si dice nella Calabria del nord-est: una settimana di notizie
23 minuti fa:Verdi Corigliano-Rossano: «Ringraziamo Straface per l’ennesimo comunicato sconclusionato»
20 ore fa:Calabria Film Commission a Corigliano-Rossano, Straface: «Faremo della città un set cinematografico»
21 ore fa:La resilienza delle periferie: «Occorrono servizi e nuove opere altrimenti sarà il baratro»
20 ore fa:Chi ostacola il progresso genererà la desertificazione sociale di questo territorio
2 ore fa:Finali Provinciali del Campionato di Volley Serie 3: un’epica giornata di sport
1 ora fa:Elezioni comunali Corigliano-Rossano: Noi moderati a fianco di Straface
6 ore fa:Auto a fuoco nel cuore di Schiavonea. Si sospetta la matrice dolosa
21 ore fa:Vaccarizzo Albanese fa un bilancio degli ultimi 10 anni: «25mln di investimenti in identità e servizi»

Crac sanità: ospedali in ginocchio

1 minuti di lettura
Non c’è limite all’abbandono quando si parla di sanità alla punta dello Stivale. Un abbandono che diventa uno stato d’animo comune, di pazienti e medici, rassegnati ad esser trascinati malamente da folate di vento che portano con sé tagli, accorpamenti, incurie, disagi. Che si tratti di “emergenza sacche di sangue”, di attese vane in un pronto soccorso stracolmo, piuttosto che di orari e turni massacranti della classe medica e paramedica che quotidianamente compromettono il rapporto medico-paziente-famiglia, il risultato è sempre lo stesso: un ingenerare disservizi e problemi che rispondono all’equazione tutta calabra pochi fondi = sanità allo sbando. Manca di tutto, dai farmaci alle garze. Tra reparti smembrati e trasferiti, presidi sanitari prima ristrutturati e poi svuotati di personale e strumentazioni, tra strutture ospedaliere che da fondamentali garanti di cure e assistenza hanno finito per chiudere i battenti – Trebisacce e Cariati – ciò che rimane sono équipe sanitarie spezzettate che, in perenne emergenza e pur arrangiandosi tra mille difficoltà, si asciugano il sudore della fronte e provano ad assicurare i livelli essenziali di assistenza. In quel coro di voci, levato al cielo perché giunga presto alle orecchie del nuovo presidente della Regione, Mario Oliverio, il ritornello che malati, medici e personale sanitario ripetono unanimemente e insistentemente è acutissimo: “non lasciateci soli”. Perché nell’attesa di un ospedale unico, quel polo d’eccellenza che si spera possa elevarci alla dignità di un’area emancipata, non ci si può ritrovare a lottare per quelle cure che si “devono” pretendere, perché sancite da un sacrosanto diritto della nostra costituzione. Non è facile dimenticare com’era una volta e i sussurri che si rincorrono nelle stanze e nei corridoi ospedalieri sembrano proprio inseguire i vecchi ricordi: quando, è vero, non c’era tutto ma alle carenze si rimediava con quello stretto indispensabile che oggi servirebbe più di ieri, con quell’assistenza fin troppo semplice che è stata inghiottita da un piano di rientro sanitario che a tutti ha fatto esclamare “si stava meglio quando si stava peggio”. m. f. s. t.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.