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Coronavirus, test rapidi: utili o no? C'è chi dice sì

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Negli ultimi giorni si è acceso il dibattito sull'utilità o meno dei test veloci per scovare le persone infette da Covid19: sintomantiche ed asintomatiche. C'è chi dice che i test veloci, quelli che si fanno prelevando il sangue e testando la carica di anticorpi, non sono assolutamente attendibili; per altri, invece, sarebbero utili e indicativi per distinguere la popolazione tra chi ha già acquisito un'immunità e chi, invece, è ancora a rischio. Tra i fautori dell'utilità dei test veloci (che danno un responso in 15 minuti) c'è il circolo culturale Sibaritide-Pollin, da sempre sostenitore della necessità di uno screening diffuso e di massa: soprattutto in Calabria dove il servizio sanitario non è assolutamente in grado di poter affrontare un'ondata di "piena" di contagi. «E’ grave e colpevole - torna a dire il presidente del movimento, Roberto Senise - la lentezza con cui  procede l’istituto Superiore di Sanità ad affrontare l’emergenza  Covid 19 in particolar modo nella validazione dei test rapidi  per la diagnosi del coronavirus». «La presenza di questi test rapidi  sul commercio - precisa ancora - sono presenti sin dall’inizio dell’insorgenza del Virus ed a distanza di oltre un mese e mezzo, nonostante le nostre sollecitazioni ancora non si è proceduti a validare i test rapidi tali da poter effettuare lo screening a tappeto a tutta la popolazione». Dicevamo, il test rapido in soli 15 min consente la diagnosi immediata, «utile nelle strutture di prima accoglienza e nelle terapie intensive, così come in contesti come il pronto soccorso e tende triage, ma anche dove si registra un grande afflusso di persone come aeroporti, stazioni ferroviarie e porti». «È inaccettabile - insiste Senise - assistere che alcuni presidenti delle Regioni per tutelare la salute dei propri cittadini si muovono con prudenza, procedono in autonomia ad effettuare i test rapidi ai cittadini senza che gli stessi siano convalidati pur avendo evidenza scientifica, mentre alcune Regioni sono ferme per l’inerzia dell’Istituto Superiore di Sanità». «È evidente - aggiunge ancora il presidente del movimento culturale - che l’approccio diagnostico non è stato efficace  per non aver utilizzato in tempo i test rapidi in primis agli operatori sanitari, vittime di essere stati contagiati ed a sua volta per aver trasmesso il virus, forze dell’ordine ed a seguire tutta la popolazione,  coinvolgendo  i laboratori analisi degli ospedali hub e spoke creando anche centri di coordinamento comunali che si occupino di diagnosi dei malati e soprattutto delle persone dello stesso territorio con le quali hanno i contatti. Ritardi inaccettabili nell’utilizzo dei test rapidi che avrebbero consentito ad individuare sin da subito pazienti asintomatici e pauciasintomatici ed evitare il dilagare della diffusione del virus in modo esponenziale nella popolazione che, nei fatti, è ben superiore rispetto ai numeti diffusi dalla Protezione Civile Nazionale per la presenza di una parte consistente di asintomatici sommersi fortemente contagiosi». «Ecco perché - conclude Senise - bisogna fare in fretta e dal Movimento politico Pollino Sibaritide, dalla Calabria, invitiamo L’Istituto Superiore di Sanità a validare già a partire dalla prossima settimana,  i test rapidi per la rilevazione delle IgG ed IgM,  in modo che si possa procedere in tutto il territorio nazionale in modo univoco nella valutazione epidemiologica della circolazione del Covid 19».
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.