Lo suggerisce uno studio appena pubblicato su 'Science' dal team di Stephen M. Kissler della Scuola di salute pubblica T. C. Chan dell'Università di Harvard
DI MARTINA CARUSO Una ricerca pubblicata su Science dalla Scuola di salute pubblica T. H. Chan dell'Università di Harvard avanza l'ipotesi, in assenza di farmaci e vaccini davvero efficaci, di
misure di distanziamento sociale a singhiozzo fino al 2022 e
ritorni periodici del coronavirus fino al 2025. Molti sono gli studi, ma tutto dipenderà dalla durata dell'immunità. Difficile dire oggi cosa ci riserverà il prossimo futuro, perché sui calcoli incombe un’incognita cruciale ancora tutta da definire, ovvero la durata della protezione conferita dagli anticorpi anti-Covid19, motivo per cui i ricercatori sottolineano la necessità di fare urgentemente degli studi sierologici sulla popolazione. Consci di ciò, tutte le simulazioni, frutto di un modello matematico, mostrano, infatti, che il contagio rischia di riprendere non appena vengono allentate le restrizioni. Il nuovo coronavirus, però, continuerà a circolare stagionalmente, come i virus influenzali e, per valutare la plausibilità di questo scenario, l'immunologo Stephen Kissler e i suoi collaboratori hanno elaborato un modello matematico volto a calcolare le
dinamiche del contagio nei prossimi cinque anni. Tutte le simulazioni mostrano che
il contagio rischia di riprendere non appena vengono allentate le restrizioni. Se questo accade per esempio in autunno, quando la trasmissibilità del virus è maggiore,
si prevede un'ondata di contagi invernale sovrapponibile alla consueta stagione influenzale, col rischio di sovraccaricare il sistema sanitario. Un altro scenario mostra che
il virus SarsCoV2 potrebbe ripresentarsi ancora a fine 2024. L'assenza di farmaci e vaccini davvero efficaci vedranno la sorveglianza e il distanziamento sociale essere mantenuti fino al 2022 per dare tempo agli ospedali di attrezzarsi e per raggiungere una buona immunità di popolazione.