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Coronavirus, la Calabria quasi al picco: «Ma una piccola “perturbazione” potrebbe distruggere tutto»

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In esclusiva la curva tracciata dal professor Carbone che avverte: «Andrà tutto bene se continuiamo ad attenerci alle regole».

di Marco Lefosse Dopo il picco abnorme di venerdì 27 marzo, quando in un solo giorno si sono registrati in Calabria 101 nuovi casi positivi al Covid19, la scala dei contagi sembra essere ogni giorni in graduale decremento. Una discesa lieve che, secondo i calcoli matematici, potrebbe far toccarci ad ore il fatidico picco di infezioni. A dircelo sono i numeri e gli studi del Prof. Vincenzo Carbone, uno dei fisici più conosciuti e apprezzati della nostra regione e già presidente dello Space Weather Italian Community (l’ente nazionale che si occupa di meteorologia spaziale), che ha calcolato la “rotta” della pandemia in Calabria: «Potremmo essere quasi al picco» ci dice il professore. Una buona notizia, accompagnata però da una postilla importante: «Un picco che dal punto di vista matematico è molto instabile. Questo significa che una piccola “perturbazione” può distruggere tutto». E le “perturbazioni” potrebbero essere principalmente due: la leggerezza dei cittadini nei confronti delle regole di isolamento e distanziamento sociale; la mancanza di strumenti sanitari per la diagnosi. Tra ieri ed avanti ieri sono stati effettuati poco più di 400 tamponi (non molti rispetto agli altri giorni) in quanto il sistema sanitario regionale al momento non sarebbe sfornito di reagenti per i test (anche se la proporzione tra tamponi fatti e numero di positivi continua a confermare il trend in discesa). «Il pericolo più grave – ribadisce il prof Carbone – è che ci possa essere un allentamento psicologico sulle misure e che la gente inizi ad essere più riottosa alle regole. Questo potrebbe far registrare un nuovo e più violento picco e provocare un incremento delle degenze nelle terapie intensive dei nostri ospedali, già provate da questo terribile periodo. Quindi – ricorda il docente – è necessario, oggi più che mai, rimanere in casa e spezzare definitivamente la catena dei contagi». Del resto, il rischio dell’imprevedibilità in Calabria è molto alto e confermato proprio dai dati che sono stati raccolti nelle ultime settimane. Quando l’andamento costante della curva di crescita dei contagi è stata scombussolata da nuovi eventi più violenti (vedi appunto i numeri del 27 marzo). E anche su questo Carbone è stato molto chiaro. «L’evoluzione globale dell’epidemia da Covid-19 in Calabria – spiega il fisico - è difficilmente descrivibile tramite gli usuali modelli matematici. Un modo per descrivere l’andamento dei dati che si sono registrati nell’ultima settimana di marzo, può essere quello di ipotizzare due differenti ondate di epidemia, la seconda (quella che ha portato al picco di 101 contagi in un giorno) causata da fattori, quali l’incremento notevole di non residenti che hanno raggiunto la Calabria e il non rispetto del distanziamento sociale in alcuni casi particolari». Ora però, volendo rimanere fedeli alla matematica e ai calcoli scientifici ed ipotizzando che tutto vada per il verso giusto, il picco dell’epidemia in Calabria potrebbe essere raggiunto nelle prossime ore (tra oggi e domani?) mentre si potrebbe andare verso “contagio 0” entro la metà del mese di aprile. Questi sono i dati confermati dagli studi condotti dall’Einaudi Institute for Economics and Finance (Eief), un centro di ricerca universitaria di Roma, che fissa a venerdì 17 Aprile il giorno 0 per la Calabria. Ma come si arriva a calcolare il picco? «Una modalità differente per visualizzare l’andamento dell’epidemia – ci spiega ancora il professore Carbone - consiste nel costruire la “Scala del Diavolo” (Devil’s Staircase), in cui si confronta il numero di infetti attuali di un particolare giorno, rispetto al numero del giorno prima. Questo tipo di grafico genera una serie di “scalini”, di altezza e lunghezza non costanti (da qui l’origine del nome). Gli scalini – dice ancora - rappresentano gli incrementi giornalieri in termini di infetti. Nella figura (in basso) sono mostrate le due date cruciali per l’andamento dell’epidemia in Calabria». La rappresentazione della Scala del Diavolo, ovviamente, è evocativa di un percorso impervio e ogni scalino è stato (ed è) il prezzo pagato dai cittadini calabresi al covid-19 in termini di infetti. Insomma, tutto potrebbe andar bene, ma ancora una volta per dare certezza e valore ai numeri serviranno il “genio dell’intelletto”, la coscienza collettiva e la consapevolezza civile. Insomma, se non rimaniamo a casa la via verso la fine di questo incubo sarà lunga e dolorosa se non addirittura sanguinaria.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.