La nave da crociera giunta nel porto di Yokohama il 3 febbraio è stata messa in quarantena per un episodio di contagio. A bordo, tra i 35 italiani, ci sarebbero anche due pensionati corissanesi. La Farnesina ha confermato che stanno tutti bene.
Ci sarebbero anche due cittadini di Corigliano-Rossano, un uomo e una donna, sulla
Diamond Princess, la nave da crociera del gruppo americano
Carnival Corp che dallo scorso
lunedì 3 febbraio si trova in
quarantena nel porto Yokohama in Giappone a causa dell’epidemia da Coronavirus.
Non ci sono fonti ufficiali a confermarlo ma le indiscrezioni sarebbero più che fondate. Si tratterebbe, infatti, di una
coppia di pensionati partita, autonomamente, lo scorso
20 gennaio proprio dal porto di Yokohama per una crociera di 15 giorni nei mari orientali. I due coniugi sarebbero, quindi, tra i 35 italiani a bordo (25 sono membri dell’equipaggio compreso il capitano della nave, Gennaro Arma). Stanno tutti bene, così come accertato e confermato dalla Farnesina nei giorni scorsi. La loro
quarantena, che
dovrebbe durerà come da protocollo preventivo fino al prossimo 20 febbraio, è stata
adottata in via precauzionale dalle autorità nipponiche per evitare qualsivoglia tipo di contagio. Lo scorso lunedì 3 febbraio, infatti, - così
come riporta l’agenzia Agi - era stato negato lo sbarco della Diamond Princess, battente bandiera del Regno Unito, al ritorno dalla sua crociera, dopo
un primo contagio del virus in uno dei passeggeri: un uomo di 80 anni,
originario di Hong Kong, che durante le tappe era sbarcato nel territorio autonomo cinese.
A quel punto il ministero della salute del Giappone ha inviato un team di medici e funzionari a bordo della nave e ha iniziato a
fare i test sui 273 membri dell'equipaggio e passeggeri considerati in stretto contatto con l'uomo di Hong Kong o che presentavano sintomi di possibile contagio. Tra questi, fortunatamente – come hanno confermato dal
Ministero degli affari Esteri – non ci sono i 35 italiani a bordo, precisando che
tra loro non solo non ci sono contagiati ma che nessuno dei connazionali a mostra sintomi da contagio.