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Corigliano-Rossano: ecco la nuova tassa di soggiorno. Cosa cambia e le novità

3 minuti di lettura

«Sarà una tassa che non peserà sulle fasce sociali più deboli e che avrà una maggiore certezza di riscossione». Tutte le novità anticipate dal presidente della commissione Affari generali, Domenico Rotondo

A partire dal prossimo primo aprile dovrebbe entrare in vigore la nuova tassa di soggiorno di Corigliano-Rossano. Tutto sta ai tempi in cui la “pratica” impiegherà a passare dal vaglio del Consiglio Comunale dove approderà dopo il passaggio nella Commissione “Strategia ed Integrazione”. Tante le novità che vorrebbe introdurre l’Amministrazione Stasi per rendere questa tassa «sicuramente esigibile e più sociale». A dirlo è Domenico Rotondo, consigliere comunale e presidente della commissione Affari generali e regolamenti, che anticipa quelle che sono – appunto - le novità che potrebbero essere introdotte nel nuovo regolamento dell’imposta sul turismo. Non conosciamo ancora a quanto ammonta il balzello fiscale che potrebbe introitare la terza Città della Calabria con l’introduzione delle nuove tariffe e della nuova norma. È certo, però, che sarà «una tassa che non peserà sulle fasce sociali più deboli e che avrà una maggiore certezza di riscossione». Partiamo dalla prima novità. «Tra le proposte alla modifica del regolamento – ci spiega Domenico Rotondo – abbiamo voluto inserire l’esenzione per tutti i diversamente abili portatori di un’invalidità superiore all’80% e insieme a loro, ovviamente, non pagheranno nemmeno gli accompagnatori». Non solo, l’imposta di soggiorno, stante le nuove regole che si vorrebbero introdurre, non dovrebbe riguardare nemmeno coloro i quali dovrebbero soggiorneranno per motivi di salute. Il cosiddetto “turismo sanitario”, insomma, sarà doverosamente esentato dall’imposizione dell’imposta. Le novità più rilevanti, però, arrivano riguardo alla certa esigibilità dei corrispettivi imposti dal comune. «Una necessità» la definisce il presidente della Commissione Affari generali dal momento che «probabilmente fino ad oggi non tutte le strutture ricettive hanno versato la tassa di soggiorno. Anzi – spiega – sembrerebbe che ci siano state strutture che hanno versato quote minime rispetto al volume di turisti ospitati». Perché è accaduto tutto ciò? «Per mancanza di controlli da un lato e, dall’altro, perché la normativa comunale vigente è stata fin troppo evanescente rispetto alle responsabilità erariali». «Questa proposta regolamentare – aggiunge - nasce dalla chiara volontà politica di disciplinare materie sensibili e di interesse pubblico anche a seguito delle audizioni con le associazioni di categoria». Ecco perché nella proposta del nuovo regolamento viene introdotta la figura dell’Agente contabile. «Sarà colui – dice Rotondo - che avrà la responsabilità degli obblighi tributari. Questa figura sarà individuata nei gestori della struttura ricettiva». Controllato che diventa anche controllore? «Assolutamente no. L’agente contabile - spiega – diventa a tutti gli effetti responsabile della riscossione dell’imposta. Tra il gestore della struttura ricettiva ed il Comune si instaura un rapporto di servizio pubblico con compiti eminentemente contabili che implicano il maneggio di denaro pubblico. Pertanto, i gestori delle strutture ricettive saranno responsabili della riscossione dell’imposta, rilasciandone quietanza». Come si svolge questo delicato meccanismo che evita il proliferare dei “gestori furbetti” è presto detto: «L’agente contabile – ci illustra Rotondo - ovvero il gestore della struttura ricettiva è obbligato a tenere un registro giornaliero delle riscossioni e versare all’Ente Impositore gli introiti riscossi secondo la cadenza fissata dal regolamento. I gestori degli esercizi sottoposti a tassa di soggiorno (che non saranno solo gli alberghi e i B&B ma anche i campeggi e le altre strutture ricettive), dovranno comunicare giornalmente alle autorità di pubblica sicurezza, in conformità all’art. 109 TULPS, il numero degli arrivi e delle presenze nelle strutture. “L’estratto conto” della tassa di soggiorno per ogni singola struttura, dunque, sarà effettuato sulla scorta dei dati incrociati tra la capienza dei posti letto, i dati Istat della Regione Calabria e i soggiorni comunicati alle autorità di pubblica sicurezza. Inoltre – spiega ancora - il Comune vigilerà sull’adempimento dell’imposta, sulla sua riscossione e sul relativo riversamento nelle casse del municipio da parte dei gestori avvalendosi dell’ausilio delle forze di Polizia Giudiziaria». Per i “furbetti”, inoltre, saranno inasprite le sanzioni. «I gestori delle strutture ricettive che si approprieranno delle somme versate dai turisti senza versarle nelle casse del comune secondo le modalità regolamentate saranno deferiti alle autorità giudiziarie con l’accusa di peculato. E nel caso di perdurante violazione – conclude Rotondo - le strutture saranno segnalate all’Agenzia dell’Entrate, alla Polizia Giudiziaria ed alle competenti autorità». Insomma, mettendo mani e dando regole certe all’imposta di soggiorno, si potrebbero portare nelle casse del comune nuove risorse economiche da investire, in conformità alla legge, in servizi per il turismo ed in opere per la migliore fruizione dei beni culturali e paesaggistici. Poi si sa, però, che la fase del controllo è sempre quella più delicata ed efficace affinché tutto vada in porto come previsto e che le regole non rimangano solo su carta.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.