15 ore fa:La Giunta regionale approva lo statuto di Arpal
18 ore fa:A Co-Ro il convegno "In the blue skies of autism"
19 ore fa:«Si può cambiare». La lettera degli studenti dell'Istituto Troccoli di Cassano a Mattarella
13 ore fa:Giornata mondiale della migrazione degli uccelli, evento di "osservazione" nella "MaB Sila - biosphere reserve"
17 ore fa:Festa del lavoro?! Qui non abbiamo nulla da festeggiare
16 ore fa:Un prezioso mosaico che racconta la Calabria: il dono di Confindustria Cosenza a Mattarella
14 ore fa:Cariati, stamani l'occupazione "simbolica" del cantiere per il nuovo Pronto Soccorso
14 ore fa:Salario minimo e "No" all'autonomia differenziata: il messaggio dei Giovani Dem di Co-Ro
20 ore fa:A proposito della Notte Nazionale del Liceo Classico 2024 al San Nilo
19 ore fa:Anche quest'anno l'Unical assegna le borse al 100% degli idonei

Corigliano: Malapolitica e interessi personali il vero male

1 minuti di lettura
Un’analisi sicuramente impietosa degli ultimi 50 anni di vita politico-amministrativa di Corigliano, viene proposta, attraverso una nota stampa, dal Coordinatore del Movimento Centro Storico, Giorgio Luzzi. “Nella politica locale – afferma Luzzi - tre costanti la fanno da padrone: la mala politica, figlia di un sistema clientelare corrotto, le vicende amministrative dettate da interessi personali e le accertate incapacità di molti, anche dei cosiddetti politici di rango. I più pericolosi per la loro spregiudicatezza, per la loro arroganza, per le coperture di cui godono e perché no, per la loro ignoranza a livello culturale, basterebbe prendersi la briga e vedere da quale realtà (Sindacato per lo più) essi provengono. Se oggi, il territorio, non ha le basi per eccellere – secondo Luzzi - è perché le fondamenta, sono fragili, traballanti, inquinati, la colpa è da imputare per buona parte a quei politici che dal 1970 (tranne rare eccezioni) hanno amministrato il comune, non vanno assolti nemmeno i politici di oggi. Né tanto meno i coriglianesi che per convenienza, interessi vari, tendono a dimenticare ed a perdonarli. Basti pensare che nel ventennio 1970/1990 nel comune di Corigliano si sono tenute cinque elezioni amministrative.
LA MALAPOLITICA  DI CORIGLIANO
Senza contare le tante gestioni del comune in mano ai commissari prefettizi, intervenuti dopo i tanti dissidi ormai cronici, sia per interessi politici che economici nelle varie maggioranze di allora che aprirono di fatto le porte del comune a gestioni commissariali. (memorabili sono i dissensi cronici all’interno delle tante maggioranze amministrative a guida DC- PSI/ PSA- PSDI, ed i contrasti nella maggioranza a guida Comunista che nel 1972 voleva sindaco il compianto Gabriele Meligeni, costretto a dimettersi da li a poco ed oggi ipocritamente glorificato dai più acerrimi nemici di ieri e da coloro i quali fortemente lo contrastarono). La città, dovrebbe avere memoria più lunga, fare tesoro del disgraziato passato politico che l’ha attraversata quando si cambiava sindaco allo stesso modo e tempo come si cambia una camicia, ne sanno qualcosa: Giampiero Morrone. Eletto sindaco nelle successive elezioni anticipate del 1975 che a seguito degli ormai cronici dissidi all’interno della Dc frutto di interessi politici ed economici si dovette dimettere, stessa sorte capitò a Franco Pistoia, frutto dell’accordo raggiunto nel dicembre del 1977 che lo elegge sindaco, il quale però il 30 Gennaio 1978 si dimise. Dimissioni respinte dal consiglio comunale, a dicembre però si registra una ormai cronica spaccatura che aprì l’ennesima crisi al comune; dopo ben quattro sindaci il 28 dicembre del 1979 viene eletto dalla maggioranza”DC- PSI- PSDI” Ernesto Cerbella il quale restò in carica circa cinque mesi. Ho voluto ricordare questo scorcio di vita politica coriglianese per sottolineare la desertificazione politica ed emozionale, il rifiuto, il disprezzo e l’uso personale delle strutture politiche ed istituzionali”. Fonte: La Provincia
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.