Corigliano: emergenza rifiuti, Guccione visita impianto Rigenera
Tutela dell’ambiente e creazione di economie durevoli fondate sul riciclo intelligente dei rifiuti, sull’innovazione e sulla ricerca. La soluzione all’emergenza rifiuti in Calabria c’è ed è sotto i nostri occhi. La Politica e le istituzioni devono, soprattutto su questo tema, saper scegliere e farlo in fretta. Con assunzione di responsabilità e decisioni serie, rigorose e ferme. Non è una missione impossibile. Bisogna iniziare a mettere in rete quello che già c’è, le migliori esperienze aziendali esistenti. Come, ad esempio, quella di RIGENERA Srl, innovativo impianto per il riciclo della plastica nella zona industriale di Corigliano Calabro. È quanto ha dichiarato il consigliere regionale Carlo GUCCIONE visitando stamani (giovedì 23 luglio) sede, strutture, strumenti, qualità e metodo di lavoro di RIGENERA Srl, Società di rigenerazione e riciclo materiale plastica operante nella zona ASI della Città del Castello Ducale e che nel giro di pochi mesi è passata, con investimenti propri, da 0 a 1000 tonnellate, da 2 a 8 persone, con l’obiettivo di arrivare ad altre 6 entro l’anno con un altro impianto. – L’incontro di oggi si inserisce nell’ambito delle attività che FINCALABRA sta proponendo nei territori nell’ambito del progetto INTRAPRESA. Se ammonta a 44 mila tonnellate – ha detto GUCCIONE confrontandosi con Piero COLLETTI amministratore unico della RIGENERA Srl – il dato complessivo della plastica raccolta ogni anno in Calabria basterebbero allora soltanto altre due società come RIGENERA, in altrettante aree strategiche della regione, nel lametino e nella piana di Gioia Tauro, per riciclare tutta la plastica prodotta. Creando così occasioni di lavoro, facendo girare l’economia, determinando valori aggiunti di filiera (basti pensare all’uso destinato al nostro mercato agricolo) e riducendo l’impatto ambientale. Il mercato c’è ed è in costante evoluzione. Vi sono importanti industrie nazionali che cercano questo materiale.Realtà di questo tipo – ha continuato il consigliere regionale del PD – non soltanto non possono essere ignorate ma devono essere utilizzate per creare, in rete, un sistema regionale di rigenerazione, non soltanto della plastica ma di tutto quanto può e deve essere sottratto alle discariche. Con ricadute e benefici economici ma soprattutto in termini di riduzione del costo ambientale. È soltanto con questo approccio – ha concluso GUCCIONE – di ricercata e forte reciprocità tra attori territoriali e governo regionale, che possono essere trovate e messe in campo soluzioni alle tante emergenze. È soltanto così, andando e dialogando con i territori e verificando gli esperimenti positivi da quali mutuare e replicare virtuosismi, che possiamo costruire quel Sistema Calabria, producendo risultati tangibili in tempi brevi, così come in questi cinque mesi di assessorato, col FUOC, Garanzia Giovani e Welfare to Work abbiamo dimostrato di poter fare. Nel corso della visita agli impianti, accompagnato dall’amministratore COLLETTI insieme allo staff di collaboratori e da Carlo DI NOIA responsabile FINCALABRA per rapporti con enti ed istituzioni, GUCCIONE ha avuto modo di seguire tutto il processo di produzione: dall’accettazione del conferimento allo scarico nel piazzale, dal trasporto alla linea di macinazione alla selezione manuale su nastro esterno del materiale indirizzato alla macinazione e separazione delle differenti tipologie; dalla triturazione in tranci da 250mm alla deferrizzazione con rullo magnetico, dalla macinazione in scaglie di 13mm al lavaggio nel sistema prototipo interno, dal passaggio in campo induttivo per la separazione dai prodotti non ferrosi all’insaccamento tramite coclea del prodotto macinato dei big bag su pallets; fino al deposito ed al magazzino ed all’invio alla trasformazione interna o alla rigranulazione per la vendita commerciale esterna. Dalle migliaia tonnellate di materiale plastico lavorato all’anno da RIGENERA Srl (attualmente acquistato fuori regione e fuori Italia) deriva un prodotto finale che va sul mercato in due modi: una parte povera è destinata diventare materiale per cassette a perdere; una parte cosiddetta tecnica è destinata al settore automotive e per altri prodotti definiti tecnici. Vi è poi un 30% (non separabile) sul quale RIGENERA ha in corso delle sperimentazioni: un additivo al cemento non strutturale e, attraverso l’individuazione degli aggreganti, arrivare a realizzare dei profili per diversi usi.- (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).