“L’attivazione di un Ufficio Europa presso la nostra Sede Comunale non deriva da un adempimento ad obblighi normativi, bensì da una scelta strategica per il futuro della città intera, e delle nuove generazioni innanzitutto, con l’intento di agevolare l’inserimento del territorio nel contesto delle politiche strutturali”. È quanto sostiene il Capogruppo di Forza Italia al Consiglio Comunale di Corigliano Calabro, Gioacchino Campolo, in merito alla costituzione dell’Ufficio Europa, una delle proposte programmatiche alla base del suo programma elettorale dello scorso anno. Nel ribadire l’importanza e la validità dell’idea, Campolo pone alcuni quesiti e riflessioni per conoscere le intenzioni dell’Amministrazione Comunale. “L’Ufficio Europa – sostiene il Consigliere Campolo – sarebbe capace di attrarre investimenti e quindi assicurare un circuito virtuoso di economia, sviluppo, formazione, occupazione. Un idoneo e finora mai realizzato anello di congiunzione tra cittadini e mondo dell’istruzione e del lavoro grazie al ruolo sinergico dell’Ente Comune. La decisione di attivare un Ufficio Europa risponderebbe a diverse ragioni politico-culturali. Negli ultimi anni vi è stata una forte crescita delle politiche di relazioni internazionali degli Enti Locali a cui il nostro Comune per scelte, anzi per non scelte effettuate, non ha mai inteso attivare. Questo sportello, infatti, avrebbe il compito di proporsi alla partecipazione a reti europee, tematiche o generaliste fra Enti di pari livello amministrativo, finalizzata alla presentazione di progetti comuni, o alla creazione di rapporti economici e culturali fra i rispettivi sistemi territoriali; dall’altro, aiuterebbe a far nascere la vocazione alle esperienze di cooperazione decentrata allo sviluppo, sia esercitandola direttamente, che indirettamente, attraverso il sostegno ad organizzazioni e associazioni del proprio territorio. La costituzione di un Ufficio Europa potrebbe inoltre avere la finalità di diffondere la cultura europea e rendere i cittadini di Corigliano più consapevoli e partecipi della vita e delle scelte dell’Unione Europea attraverso la promozione delle opportunità offerte dai fondi europei e la diffusione di informazioni sulle politiche e le strategie comunitarie. Come non pensare agli effetti positivi sortiti grazie all’utilizzo di questo strumento senza citare, quali significativi esempi, i lavori pubblici in fase di realizzazione su via Nazionale a Corigliano Scalo e sul Lungomare di Schiavonea, interventi di riqualificazione resi possibile grazie all’Ufficio Europa della precedente Amministrazione Comunale?”. “La possibilità di integrare le risorse ordinarie pubbliche, in fase di contrazione per le politiche di contenimento del debito pubblico, con le risorse provenienti dall’Unione Europea, – conclude Gioacchino Campolo – rappresenta un’ulteriore motivazione che dovrebbe indurre l’Amministrazione Comunale ad adottare la scelta di costituire l’Ufficio Europa, scelta sulla quale, ad oggi, è calato il totale silenzio. Da una iniziale condivisione in linea teorica, formalizzata mediante apposita delibera, si è passati, di fatto, al nulla realizzato in merito. Il quesito, quindi, è d’obbligo: che fine ha fatto l’Ufficio Europa? Attendiamo chiarimenti e delucidazioni, all’insegna della propositività e del sereno confronto da noi auspicato, anziché consuete risposte piccate che non aiutano di certo a far alzare il livello del dibattito politico e migliorare la qualità della vita della comunità”.