Coraggio di Cambiare, enti locali protagonisti della festa a San Benedetto Ullano
Si è tenuta lo scorso venerdì 29 settembre, a San Benedetto Ullano, la prima festa territoriale de Il Coraggio di Cambiare l'Italia. Che ha messo al centro della scena gli enti locali; e la conseguenziale necessità di ridisegnare il futuro dell'amministrazione pubblica. Il Coraggio di Cambiare vuole continuare ad incentivare il modello della partecipazione dal basso; nonché del coinvolgimento diretto delle persone nel governo della cosa pubblica; così come ha fatto con successo in questo suo primo anno di vita nei territori. Sostenendo la politica di servizio, non di profitto. E proponendo il principio della meritocrazia e del riformismo intelligente. Presto un forum permanente degli amministratori locali del CCI. Per condividere esperienze amministrative e metodi di governo.
I lavori si sono conclusi ribadendo e rimarcando le linee guida dell’azione politica del movimento. Soddisfatto il presidente nazionale, Giuseppe Graziano. Che ha partecipato alle tre distinte sezioni di confronto tenutesi nella sala conferenze di Palazzo Bisciglia. È stato un momento – dice Graziano - per continuare a vivere i territori della periferia, così come del resto tutti i dirigenti e sostenitori del Coraggio di Cambiare fanno quotidianamente, e per mettere a confronto i tanti amministratori locali che hanno scelto di vivere la loro esperienza politica come un servizio. Ovviamente – aggiunge il presidente nazionale nonché Segretario questore del Consiglio regionale – quella della festa territoriale de Il Coraggio di Cambiare l’Italia è stata anche una buona occasione per mettere a fuoco ragionevolmente il particolare momento della politica regionale.
CORAGGIO DI CAMBIARE, GRAZIANO: NELLE PROSSIME SETTIMANE ISTITUIREMO UN FORUM PERMANENTE DEGLI AMMINISTRATORI
Questo grazie ai contributi dei colleghi consiglieri Francesco Cannizzaro, Franco Sergio e Giuseppe Giudiceandrea. Ma il dato rilevante è emerso dalle risonanze scaturite dai confronti pomeridiani. Ai quali hanno preso parte tanti sindaci, assessori e consiglieri comunali. I quali hanno evidenziato la sempre maggiore difficoltà nell’amministrare i territori. A causa proprio del solco profondo che si sta creando tra gli enti locali e i diversi gradi delle Istituzioni. Ormai una fase di non dialogo che si traduce, purtroppo, nell’impossibilità dei Comuni a garantire i servizi primari ai cittadini. A causa dei continui tagli ai trasferimenti e delle troppo restrittive regole dei bilanci.
Da parte nostra, grazie ai tanti amministratori locali virtuosi che sono parte integrante del progetto politico del movimento, ci proponiamo di essere propositivi e di condividere le esperienze di tante realtà che, seppur tra mille difficoltà, possono dirsi virtuose. Ecco perché – annuncia in conclusione il Presidente nazionale del CCI – nelle prossime settimane istituiremo il forum permanente degli amministratori locali del Coraggio di Cambiare per costruire , insieme, la strada verso un buon governo dei territori.