Coraggio di Cambiare sarà alternativo al sistema partitocratico
Questa mattina, sabato 3 febbraio, si è tenuta nella sala congressi dell'Ariha Hotel di Quattromiglia a Rende l'Assemblea programmatica regionale del 2018 de Il Coraggio di Cambiare. In ottica di riorganizzazione nelle province, il movimento mette sul piatto le sfide future e gli obiettivi a sostegno dei territori. Nell'ottica di continuare a rendere il movimento catalizzatore e megafono dei bisogni della gente. Rendendosi unica alternativa credibile tra gli estremismi, il movimentismo tout court ed il sistema partitocratico; che è ormai giunto ad una fase di intolleranza sociale irreversibile. In questo contesto, dunque, la prospettiva del CCI non volge solo alle scadenze elettorali; ma soprattutto ad individuare, affrontare e porsi in prima linea di fianco ai territori – più di quanto non sia stato fatto finora – di fronte alle grandi questioni che interessano la Calabria.
A presiedere ai lavori, il presidente nazionale del movimento Giuseppe Graziano; coadiuvato da presidente onorario, Giuseppe Siciliani, e dal coordinatore regionale, Gianluca Bruno. Tra gli altri interventi, anche quelli dei soci fondatori Tonino Pizzini, Sergio Tursi Prato e Vincenzo Scarcello. In una sala folta e gremita, hanno preso posto gli amministratori espressione del CCI, i coordinatori delle cinque provincie calabresi, i coordinatori territoriali e cittadini dei diversi circoli sparsi sul territorio regionale. Ed è stato tracciato il programma di massima che caratterizzerà l’azione politico-culturale del movimento nei prossimi mesi.
CORAGGIO DI CAMBIARE, GRAZIANO: NESSUNA IMPROBABILE ESCLUSIONE
Programmi ma anche consuntivi positivi rispetto ad un’organizzazione che in appena due anni di vita è riuscita a ramificarsi in tantissime aree della Calabria. Non è mancata nemmeno la puntualizzazione del presidente Graziano. Che ha chiarito la decisione di non essere tra i candidati alle prossime elezioni politiche del 4 marzo. Il Coraggio di Cambiare l’Italia – ha riferito Graziano – ha ricevuto un’offerta di candidatura da parte di Forza Italia e del Centro Destra per il collegio uninominale senatoriale di Crotone. La nostra controproposta, invece, è stata quella di poter concorrere nell’uninominale camerale di Corigliano-Rossano.
Alla fine non si è riusciti a trovare un accordo congeniale alle due parti e per questo, insieme all’ufficio di presidenza del movimento, abbiamo deciso di non far parte della competizione elettorale. Nessun arcano – ha chiarito Graziano – nessuna improbabile esclusione. Certamente – ha poi aggiunto – in prospettiva delle prossime elezioni i cittadini si troveranno a scegliere tra il sistema partitocratico che ha ormai necessità di essere svecchiato dalla sua concezione, tra i pericolosissimi estremismi e tra il movimentismo di pancia.
PARTIREMO DAL DARE ASCOLTO E SPAZIO ALL'INTERNO DELLA NOSTRA ORGANIZZAZIONE
Ognuna delle tre scelte, obbligate, porterà con se un deficit di democrazia. Ecco perché, a partire da oggi, continueremo a lavorare con maggiore determinazione. Per garantire alla gente un’alternativa politica credibile; che faccia leva sul movimentismo civico, riformista e che abbia idee chiare e concrete. Capaci di realizzare l’atteso cambiamento del governo della cosa pubblica.
Innanzitutto – ha annunciato quindi il leader nazionale del CCI – partiremo dal dare ascolto e spazio all’interno della nostra organizzazione ai tanti movimenti territoriali che hanno chiesto di poter confluire nel Coraggio di Cambiare. E, insieme a loro, avviare un’azione politica che parta proprio dall’affrontare le esigenze dei cittadini. Abbiamo dimostrato che il nostro movimento ha capacità per dare forza alle aspirazioni dei territori. E la realizzazione della nuova Città Corigliano-Rossano –ha concluso - ne è una grande testimonianza.