Si replica all’articolo apparso sul blog di Rossano in data 9/3/2015 e riportato dalle testate giornalistiche locali con il titolo
“Rossano, su concorso dirigente castronerie e cattiverie dei gobbi” per contestare le illazioni in esso contenute relative a presunte “cattiverie” che sarebbero state dettate da un “suggeritore” a questa opposizione di centro sinistra. Senza volerci soffermare su sterili polemiche, prive di fondamento, secondo le quali i tre esponenti del centro sinistra non sarebbero in grado di comprendere il significato di quanto contenuto in documenti e atti amministrativi, come se 2 medici ed un avvocato (questi sì laureati e professionisti, a differenza di altri!) non disponessero di una propria mente pensante per analizzare dati di dominio pubblico, si fa presente che non è di certo nell’interesse della nostra corrente politica dissertare su vicende che dovrebbero interessare la sola gestione degli uffici. E’ sterile tirare in ballo soggetti che nulla hanno a che vedere con le osservazioni già svolte sulle progressioni fulminee di carriera di personale dipendente che solo poco tempo prima, nel corso dell’amministrazione di centro sinistra, rivestiva la 6^ qualifica funzionale e che nell’arco dell’attuale amministrazione non solo è divenuta responsabile di servizio nell’ambito dello stesso settore
Affari istituzionali, ancora oggi privo di un dirigente in grado di portarne avanti la gestione, ma che in un’unica tornata elettorale (quella per le elezioni regionali del 23 novembre 2014) è riuscita a svolgere addirittura 100 ore di straordinario (di cui 75 liquidate e 25 da recuperare come riposo compensativo), monetizzando
in un colpo solo ben 1.224,00 euro, ossia quanto percepisce mediamente in un mese intero di lavoro un dipendente dell’ente (determina numero 139 del 9/2/2015)!!! Questa amministrazione, invece di insinuare sospetti su presunti rapporti tra un tale “pseudo dirigente” (chi sarebbe? Noi conosciamo solo dirigenti, non pseudo tali!) dedito a sobillare i consiglieri del centro sinistra - non si capisce a che pro - contro l’esecutivo Antoniotti, addirittura nocivo per l’economia gestionale dell’Ente, affermazione gravissima,
farebbe bene a cercare al proprio interno le ragioni per cui dal lontano 2012 (data del concorso per funzionario D3 a cui l’ex vigilessa partecipò quale unica concorrente interna per “saltare” dalla 6^ alla 8^ qualifica funzionale)
a oggi, non è riuscita ad avvalersi di soggetti in grado di gestire un settore tanto importante come quello degli Affari Istituzionali. Sarà forse perché, “caso strano”, il funzionario in questione, oggi facente funzioni dirigenziali, era risultata
maggiormente qualificata del dirigente dimissionario, nell’ambito della selezione dell’esperto “junior” per la realizzazione del Progetto Tematico Settoriale
di accompagnamento degli enti locali nel processo di attuazione della riforma "Brunetta" - Progetto Pilota Rossano – indetto dalla Regione Calabria nel piano POR Calabria 2007/2013? Trattasi, come sempre, di atti pubblici, liberamente scaricabili dal sito della Regione Calabria che vedono la nostra “super funzionaria”, già agente di P.M., consulente dell’allora On. Giuseppe Caputo alla Regione, oggi responsabile dell’ufficio personale del Comune di Rossano, con tanto di posizione organizzativa, diventare
nel 2013, pochi mesi prima della selezione dell’ex dirigente del settore Affari Istituzionali, vincitrice del bando indetto dalla Regione Calabria,
unitamente allo stesso ex Dirigente e a altri quattro soggetti (
uno dei quali partecipa oggi alla nuova selezione per lo stesso concorso di dirigente comunale!), per l’accompagnamento degli enti locali nel processo di attuazione delle riforma “Brunetta”, guarda caso proprio nell’ambito del
Progetto Pilota Rossano!!! Il tutto finanziato coi fondi POR 2007/2013 per il modico importo di 351.600,00 euro! Sia chiaro è giusto premiare cotanta scienza quando si ha la fortuna di trovarla all’interno del personale già in servizio presso l’ente ma di certo non andrebbe fatto gettando fango su soggetti del tutto estranei a queste logiche di potere. La cattiva gestione che questa amministrazione tende a coprire con attacchi frontali sulla stampa ad altri dipendenti che svolgono in modo limpido le proprie funzioni, e che di certo non sono coinvolti nella gestione “extra” di denaro pubblico, percependo soltanto gli emolumenti previsti dalla contrattazione collettiva (di quale dirigente la sinistra dovrebbe avvalersi per denunciare quanto emerge dagli atti della Regione?) serve allora solo a distrarre l’opinione degli elettori dai veri fallimenti che sta perpetrando con sperpero di fondi regionali ed europei e forti ingerenze in ambiti gestionali che, in ossequio alla legge n. 142/1990 e al D. lgs. n. 267/2000, dovrebbero spettare ai soli responsabili amministrativi. Questo è l’emblema di un governo del territorio che ha determinato, si spera in modo non irreversibile, un radicale e massiccio impoverimento delle risorse destinate allo sviluppo di una Città quale quella di Rossano, ricca di storia e di cultura, diventata a causa delle politiche scellerate dell’esecutivo Antoniotti, un paesello di periferia privato di tribunale, ferrovie, linee di collegamento con aeroporti e di ogni servizio pubblico essenziale che possa definirsi di qualità sulla base degli standard minimi elaborati a livello nazionale.
Leonardo Trento Ermanno Marino Antonio Graziano