Comunali Corigliano-Rossano, chi schiererà il Movimento 5 stelle?
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È iniziato il giro di vite attorno alle prossime elezioni di primavera. Quelle che partoriranno il primo Governo politico della nuova Città Corigliano-Rossano. C’è chi accende le lampadine, chi ha idee per il futuro, chi raccoglie fiori d’arancio, chi perora il cambiamento, chi sostiene di voler rivoluzionare tutto. Poi c’è chi - più tradizionalmente – guarda alle idee e alle linee di partito. In questa selva di tanti uomini e, al momento, poche idee, gli unici che sembrano non essere usciti ancora alla luce del sole sono gli attivisti del Movimento 5 Stelle. I rumors politici pentastellati, su entrambe le sponde del Cino, sia quella coriglianese che rossanese, parlano di continui incontri e discussioni, volti a trovare la quadra attorno ad un uomo/donna che possa rappresentare un programma a 5 stelle. Sembra tramontata, infatti, l’idea – nata e svanita in fase embrionale – di aggregare, sotto gli emblemi grillini, una grande coalizione civica con a capo il rappresentante movimentista Flavio Stasi. Se ne parlava all’indomani della nascita del nuovo comune. Poi, vuoi la volontà dello stesso Stasi di proseguire in un percorso movimentista più votato alla sinistra radicale, vuoi le regole ferree del Movimento 5 Stelle che non consentono e soprattutto non permettono promiscue contaminazioni con altri partiti e/o entità politiche, non se ne fece nulla. Insomma c’è grande fermento, indecisione e – si dice – anche qualche frizione all’interno delle due ali corissanesi del M5S. Infatti a Corigliano, seppur nel clima della nuova grande Città, continua a rimanere forte la cortina di quelli che la fusione non l’hanno proprio digerita e tra questi – senza averne mai fatto segreto – ci sono anche nomi di esponenti illustri. Sicuramente c’è la senatrice Abate che questa fusione probabilmente l’avrebbe voluta ma con modi ed in termini diversi. E stesso dicasi per il deputato Ciccio Sapia che si schierò all’epoca tra le fila del NO. Divergenze di vedute che si stanno consumando nella dialettica interna al movimento post grillino e che con molta probabilità porteranno a partorire un nome solo a ridosso delle elezioni. Non c’è da meravigliarsi se, alla fine, a venir fuori sia proprio il nome di uno dei quattro che oggi siedono sui nobili scranni del parlamento. La partita nel movimento cinque stelle è apertissima, anche se da loro – torpedone di governo e forza che rimane presente tra la gente – forse ci si sarebbe aspettato più decisionismo anche nel dialogo con chi sul territorio rappresenta l’altro alleato di governo: la Lega. E su questo versante ci sarebbe addirittura un retroscena clamoroso. I leghisti di Corigliano-Rossano (ma soprattutto quelli che militano nelle lande bizantine) starebbero nientemeno che intelaiare un confronto politico con il succitato Flavio Stasi con l’obiettivo proprio di creare una coalizione per il governo della città. Un’idea che da tempo accarezza Paolo Lamenza (coordinatore cittadino della Lega Rossano), ma è difficile pensare che uno come Stasi - che affonda mani e piedi nella sinistra radicale – possa fare squadra con i leghisti. Poi in politica, tutto è possibile. A Corigliano-Rossano ancora di più.
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