di MARIA PIRRONE* Da nord a sud si rivendica il principio di equità e si declina in ogni contesto, lavoro, tasse, accesso alla terra, impresa, utili, etc. Ad ogni lettera ho attribuito una parola nuova ed è venuto fuori un insieme di concetti chiave di seguito indicati:
E - EQUILIBRIO Q - QUALITA’ U - UBERTA’ (dal latino
ubertas-atis significa letteralmente fertilità del suolo e stato di prosperità che ne è la conseguenza. In senso più generico, abbondanza, copiosità)
I - IMPRESE T - TALENTO A’ - AGRICOLTURE/AGRICOLTORI/AGRICULTURE L’Agricoltura è ormai entrata, finalmente, in una nuova dimensione, non solo negli ambiti che le sono tradizionalmente attribuiti (cibo, Made in Italy, fruizione del territorio, inserimento sociale, energia, etc.), ma soprattutto per i nuovi caratteri che ha assunto nel corso della recente crisi economica; il riferimento è al tema dei Valori di cui l’Agricoltura è portatrice sana e che hanno rappresentato una speranza in questi momenti difficili. Essa riporta tutti a tanti Valori, spesso considerati desueti: la produzione concreta e materiale, la famiglia agricola, il vivere in territori rurali, le relazioni tra le persone e tra queste e il proprio territorio. Tutti questi elementi hanno indotto molti a guardare alle aree rurali in modo nuovo e al settore agricolo con interesse diverso. Tale fenomeno è testimoniato dall’incremento delle immatricolazioni ai corsi di laurea con indirizzo riferibile all’agricoltura. Tra 2009 e 2013, mentre diminuisce del 13,8% il numero degli immatricolati nelle università italiane, aumenta di misura quello degli iscritti alle diverse facoltà collegate al mondo agricolo, tra il 18,6% e 43,1%.
L’agricoltura è un bene comune e un settore in grado di produrre cibo, lavoro, reddito e ricchezza per la collettività. Il valore aggiunto apportato con la presenza di giovani imprenditori agricoli si esprime sia in termini d’innovazione, dei processi e dei prodotti, sia in termini d’approccio al mercato e ai valori del territorio.
L’abilità di coniugare i valori della tradizione agricola con quelli dell’innovazione consente di preservare l’identità storica del territorio. La nostra agricoltura ha ancora potenzialità, ma la sommatoria delle disattenzioni la sta minando; ciò nonostante, i giovani imprenditori agricoli realizzano quel ricambio generazionale in agricoltura tanto indispensabile, riuscendo con grande impegno ad accedere agli strumenti per fare agricoltura.
È indispensabile accompagnare l’entusiasmo dei giovani mediante l’incremento sostenibile della produttività del lavoro, facendo leva sulle libertà imprenditoriali e le creatività innovative. Così com’è evidente che
non potrà più esistere in futuro un’agricoltura senza sostenibilità ambientale, è altrettanto chiaro che non esisteranno più gli agricoltori senza la sostenibilità economica e un sufficiente ricambio generazionale. Alimentazione, salute, sostenibilità, diritti universali, equità e coesione sociale configurano il contributo dell'agricoltura al futuro che vogliamo.
* Presidente nazionale Associazione Giovani Imprenditori Agricoli