+ 53 gli ettari consumati rispetto all'anno scorso. Cosenza la provincia con più suolo consumato
A darne notizia è Coldiretti Calabria dopo un'analisi svolta in occasione della presentazione del rapporto ISPRA(Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) sul consumo di suolo in Italia. La Calabria risulta essere la 14esima regione per consumo di suolo nel 2019
. Sono infatti 118 gli ettari (+ 53 rispetto al 2018) consumati nel 2019 (65 nel 2018) che portano il totale a 75.965 ettari. La perdita di produzione agricola in Calabria tra il 2012 e il 2019, dovuta al consumo del suolo in termini di produzione agricola complessiva incrociando i dati ISPRA con quelli CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura)-banca dati RICA, è di circa 350milioni di €. I comuni calabresi con il maggior consumo netto di suolo tra il 2018 e il 2019 in ettari sono stati: Corigliano Rossano (15), Terranova Sappo Minulio (8) e San Lorenzo del Vallo (6), mentre in termini percentuali sono Tropea (34,87%), Villa San Giovanni (27,94) e Soverato (27,30). La provincia con più suolo consumato nel 2019 è Cosenza con 51 ettari che è la prima tra le province calabresi con 28.881 ettari consumati. Ogni abitante della nostra nazione oggi ha in “carico” 354,5 mq di superfici occupate da cemento, asfalto o altri materiali artificiali, un valore che cresce di quasi 2 mq l’anno, mentre nella nostra regione i mq in carico per abitante sono 390,14, con la popolazione che, invece, diminuisce sempre di più: negli ultimi cinque anni 55mila residenti in meno. Considerando il calo delle nascite, è come se avessimo costruito su 135 mq per ogni nato nel 2019. I dati confermano che comunque vi è un rallentamento del consumo di suolo ma si continua a incrementare il livello di artificializzazione e di conseguente impermeabilizzazione del territorio, causando la perdita, spesso irreversibile, di aree naturali e agricole. Tali superfici sono state sostituite da nuovi edifici, infrastrutture, insediamenti commerciali, logistici, produttivi e di servizio e da altre aree a copertura artificiale all’interno e all’esterno delle aree urbane esistenti.
DOBBIAMO CONTINUARE A PORRE UN ARGINE AL CONSUMO DI SUOLO
I dati della nuova cartografia SNPA del consumo di suolo al 2019 mostrano come, a livello nazionale, la copertura artificiale del suolo, da cui quest’anno sono state escluse alcune tipologie (ponti, viadotti, strade forestali in ambito montano e altre strade minori, corpi idrici artificiali e serre non pavimentate), sia arrivata al 7,10%, mentre a livello Calabria è pari al 5,04%. “Dobbiamo comunque – afferma Franco Aceto presidente di Coldiretti Calabria- continuare a porre un argine al consumo di suolo poiché si perdono opportunità in termini di sviluppo economico e occupazionale oltre al fatto che c’è un tema che riguarda l’ambiente, la sicurezza e la qualità della vita; occorre - continua -accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo, ormai da anni ferma in Parlamento, che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio che è meno ricco e più fragile per il consumo di suolo e sul quale si abbattono i cambiamenti climatici con precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua, che il terreno non riesce ad assorbire tenendo anche conto che alle nostre latitudini, la totalità dei comuni è a rischio idrogeologico”.