CORIGLIANO – I ricercatori della Jonian Dolphin Conservation, associazione di ricerca scientifica finalizzata allo studio dei cetacei nel Golfo di Taranto nel Mar Jonio Settentrionale, giunti al sesto anno di ricerca sui cetacei del bacino jonico, partono per la più lunga campagna di studio sulla balenottera comune, mai realizzata nello Ionio. IFWP (Ionian Fin Whale Project) è il nome della spedizione che, patrocinata dal Comune di Taranto, da Assonautica Regione Puglia e da Confindustria sezione Turismo attraverso il progetto GreenRoad, navigando per oltre 1200 MN, attraverserà le acque di tre regioni, Puglia, Basilicata e Calabria, ed in tre mesi di navigazione approderà nei porti di Taranto, Corigliano, Crotone, Catanzaro, Le Castella, Policoro, Gallipoli, Leuca, Otranto e Brindisi. Il mezzo utilizzato per la campagna di studio è il catamarano da ricerca “Taras”, splendida imbarcazione di 40 piedi attrezzata per lo studio e la ricerca sui cetacei, rappresenta la principale piattaforma di rilevamento della JDC con oltre 70 mq di superficie utile e la torretta di avvistamento collocata a 6 mt di altezza. Vista la rotta che la spedizione scientifica del progetto IFWP seguirà, toccando molte delle aree sulle quali sono state avanzate istanze per la ricerca di idrocarburi, i comitati NO TRIV del bacino jonico sposano l’iniziativa e chiedono alla JDC di rendere noti i dati raccolti durante una serie di eventi che verranno realizzati nei porti toccati dal catamarano Taras. Pochi sanno dell’immenso patrimonio faunistico rappresentato delle diverse specie di cetacei presenti nel nostro mar Jonio. Pochi conoscono che il Golfo di Taranto rappresenta un habitat ideale per la presenza della Stenella striata (Stenella coeruleoalba), del Grampo (Grampus grisou), del Tursiope (Tursiops truncatus) e della Balenottera comune (Balenoptera physalus). Sono solo alcune delle specie di cetacei che il nostro mare ospita e che tutti potrebbero conoscere ed osservare; Solo la conoscenza sviluppa la consapevolezza che bisogna difendere questo patrimonio dalla scellerata scelta di fare ricerca petrolifera nei nostri mari. I cetacei, rappresenterebbero le prime vittime già nella fase di ricerca in mare con la tecnica dell’air gun, cannoni ad aria compressa che sparano aria sui fondali marini con una potenza pari a 200, 250 decibel di rumore. La spedizione partirà dal porto di Taranto, sabato 22 febbraio e prevederà l’approdo, come prima tappa, nel porto di Corigliano Calabro.
g.d.p.