Cariati, reading teatrale per la giornata della memoria
LAGER, MEMORIA DEI CAMPI DI STERMINIO
da
Se questo è un uomo di Primo Levi
I sommersi e i salvati di Primo levi
L’istruttoria di Peter Weiss
con: Antonio Salerno
musiche dal vivo: Tonia Mingrone
tecnica audio e video: Donato Mingrone
“Tenere alto il ricordo di ciò che è stato per rendere migliore ciò che sarà”. ( A. Salerno)
LAGER è il risultato di un lavoro curato e condotto da Vittorio Franceschi, all' interno della scuola di teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”. La scelta di questo tema – il martirio di milioni di deportati, prevalentemente ebrei, nei campi di sterminio nazisti – nasce dall’ esigenza di prendere una chiara posizione in questo difficile momento storico in cui nuovi conflitti, nuove stragi e nuovo razzismo ogni giorno sembrano chiedere alla nostra coscienza civile un gesto di indignazione e di testimonianza, è un richiamo di memoria perché, come dice Bertold Brecht, “il ventre che partorì quel mostro è ancora fecondo”.
Lo spettacolo racconta le vicende terribili delle deportazioni, della vita in baracca, della spersonalizzazione dell’individuo, ricostruendo l’orrore delle torture, delle camere a gas e dei forni crematori. Protagonista è il coro (che nella versione ridotta è sostituito da un solo attore), perché corale è stata la tragedia e dietro ogni storia individuale si avverte il soffio partecipe di milioni di voci. Una voce narrante ed il suono di un organetto, diventano così testimoni degli eventi. “Se potessi racchiudere in una immagine, tutto il male del nostro tempo- scrive Primo Levi- sceglierei questa immagine, che mi è familiare: un uomo scarno, dalla fronte china e dalle spalle curve, sul cui volto e nei cui occhi non si possa leggere traccia di pensiero”. Un lavoro rivolto a tutti ma principalmente ai giovani ai quali spetta di conoscere la storia e, nel bene e nel male, il risultato dell’azione dei suoi protagonisti. I campi di sterminio furono il prodotto più aberrante dell’ideologia nazista e il fascismo fu complice di quell’ immane delitto con la promulgazione delle leggi razziali del 1938 e l’istituzione anche in italia (Trieste, Risiera di San Sabba) di un lager operante.