1 ora fa:Il Comitato Civico dell'ospedale di Trebisacce chiede l'attivazione di una postazione h24 dei VVFF
1 ora fa:L'Unical continua a crescere: 500 nuovi alloggi per gli studenti
44 minuti fa:La musica di Serena Brancale pronta a far ballare Odissea 2000
3 ore fa:«Nessun fondo regionale per i Tis, ma fondi già destinati ai territori»
3 ore fa:Il castrovillarese Francesco Sottile si aggiudica il secondo posto al Concorso Internazionale di Composizione "2 Agosto"
2 ore fa:Zangaro lascia (irrevocabilmente) il Consiglio: crepe nella Maggioranza Stasi
13 minuti fa:Tis, l'appello di Straface a Stasi: «Rischia di mandare sul lastrico 52 famiglie»
4 ore fa:Sul ripristino del tribunale di Corigliano-Rossano: «Occorre realismo e pragmatismo»
4 ore fa:All'alba la benedizione sul mare per 27 giovani della diocesi in marcia verso il Giubileo
2 ore fa:Ragazzi violenti, anche un 13enne locale nella rete della maxi operazioni sull'estremismo giovanile | VIDEO

Cariati, quel mercato ittico mai consegnato

1 minuti di lettura
Questa sarà una vera incompiuta di lusso, se mai l’opera sarà completata. Già, perché a vederla dall’esterno e sbirciando all’interno, sembra veramente compiuta, con tanto di intestazione e pitturazione delle pareti interne ed esterne. È il mercato ittico comunale, finanziato con fondi del Fep, Fondo europeo per la pesca, per un importo a base d’asta di 982mila euro, i cui lavori, previsti in 200 giorni, sarebbero dovuti finire il 20 agosto del 2012. La recinzione di cantiere mostra che l’opera non è stata ancora consegnata e neppure collaudata. Si tratta di un’opera sicuramente sovradimensionata e fuori della portata comunale, di consistenza tale da non giustificare un’opera di queste dimensioni, che si inserisce in un sistema della pesca ormai in crisi. Basterebbe però fare pochi chilometri più a nord per trovare strutture simili chiuse, con una marineria tra le più grandi e attrezzate della regione. Il discorso è sempre lo stesso, l’incapacità di fare scelte adeguate, da parte di una classe politica regionale, che utilizza i fondi per lo sviluppo, per costruire cattedrali all’interno delle quali non si dirà mai messa, assecondando richieste clientelari o elettoralistiche del territorio e foraggiando un spreco senza fine. È sul tema fondi europei che si deve intervenire, per invertire una tendenza che in Calabria ha prodotto solo incapacità e inefficienza, alimentando corruzione e malaffare, o la restituzione degli stessi fondi non utilizzati, che costituiscono la fetta più grossa. Saranno capaci i calabresi di intraprendere una via virtuosa, dopo le elezioni del prossimo 23 novembre? I dubbi sono forti, ma la volontà di riuscirci deve essere più forte. d. m.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.