Chi sostiene che a restare in Calabria si fa peccato, sprecando energie e risorse, viene spesso smentito dalla bella ostinazione di giovani imprenditori di sè stessi. Che in Calabria sono ritornati dopo essersi formati altrove. Per investire su ciò che troppo spesso è sotto i nostri occhi ma non riusciamo a vedere: l’identità. E la genuinità della nostra Calabria sa farsi conoscere anche attraverso bottiglie screziate e bicchierini mignon. Basta miscelare la magia di ricette semplici, il gusto e la consistenza di sapori tutti nostrani e la passione di un giovane che ha fatto il giro del mondo con in spalla una valigia firmata “Magna Grecia”.
È una storia quella di Roberto Maiorano, fondatore dell’azienda cariatese “Calabro Liquori”, che profuma d’erbe e sa davvero di buono, grazie a quelle specialità realizzate con prodotti unici della nostra terra. «Il marchio Calabro – spiega Maiorano (
foto) a
L’Eco dello Jonio - nasce dall’esigenza di dare un’impronta più forte a un’attività, quella della produzione dei liquori, che, per un certo periodo, ho fatto solo a tempo perso, durante i miei studi universitari. Nelle mie ricerche circa gli effetti degli estratti delle erbe sulla salute, ho poi avuto modo di conoscere personaggi e professionisti del beverage che mi hanno iniziato alla cultura del bere, facendo maturare in me l’idea di unire il saper bere con la naturalità delle erbe. Ho vissuto in tre continenti diversi, studiando a New York, in Olanda ed a Pechino ma una volta tornato in Italia, non ho avuto dubbi sull’idea di riprendere in mano l’azienda di famiglia.
Sono tornato alle origini e ho voluto imprimere quel forte legame con il territorio calabrese non solo nel nome della mia azienda, ma anche nel logo (disegnato da Nicolas Vargas,
ndr): nei caratteri magno greci, nel fototipo e nel logotipo, persino nei colori, con la dominanza dell’oro e del rosso, che rappresenta la passione e la dedizione calabrese nei confronti della vita». Un logo esclusivo per un prodotto tanto originale quanto naturale, ottenuto a partire solo ed esclusivamente dalle materie prime del territorio. «Finocchietto selvatico, liquirizia, clementine di Calabria e erbe come la cicoria e la genziana, che nella nostra fascia jonica hanno il loro habitat ottimale: sono questi i frutti della terra calabra che rendono il nostro liquore un prodotto di altissima qualità. I nostri clienti, infatti, sono coloro che, pur attraverso canali di nicchia, sanno apprezzarne e valorizzarne le proprietà. Solo così, infatti, possiamo garantire la continuità dell’azienda attraverso un prodotto che non ha grossi numeri ma, in compenso, ha grossi margini. Dopotutto non è detto che il prodotto naturale senza additivi e coloranti debba finire in un canale povero solo perché semplice. Può, al contrario, entrare di diritto nei canali di tendenza e di lusso.» Ciò che vince sempre è l’aggancio alla terra e la capacità manageriale di distinguersi.
m. f.