20 minuti fa:La suggestiva Messa della Stella a Longobucco, una cerimonia che si ripete da 500 anni
1 ora fa:Voltarelli alla conquista degli Stati Uniti e di Cuba, presenta il nuovo album "Lupionòpolis"
23 ore fa:Un Natale speciale dai lavoratori del Terzo Megalotto
3 ore fa:Pd regionale: «Sanità pubblica e tutela delle aree interne siano un impegno inderogabile per la Calabria»
50 minuti fa:Anche Amendolara ha aderito alla Centrale Unica di Committenza
17 ore fa:Quel "folle" viaggio da Malaga a Rossano che a Madrid è diventato rivoluzione
20 ore fa:“Befana della Biodiversità”, i Carabinieri Forestali portano speranza negli ospedali pediatrici
18 ore fa:Boom di accessi e interazioni per l’Eco dello Jonio nel 2024
2 ore fa:Banda ultra larga aree rurali, completamento in 187 Comuni. Disponibili altri 7 milioni
16 ore fa:A Cassano Jonio il Gran Galà Lirico con la "Jonio Pelagos Baroque Orchestra"

Caccia a Rossano, gestione poco trasparente

1 minuti di lettura

Il delegati dell'Ambito Territoriale di Caccia di Rossano, guidati da Giuseppe Graziano, denunciano l'inefficienza e la totale mancanza di dialogo da parte sia dell'ambito provinciale che della Regione Calabria. Unica responsabile dell’ATC atteso il mancato rinnovo degli organi entro il 30 settembre scorso. Esercizio finanziario 2016 chiuso all’insaputa dei rappresentanti, mai convocati; e con oltre 200 mila euro di spese tra compensi, rimborsi, stipendi; tra progetti di cui non si sa nulla o per iniziative dimostratesi inutili e con evidente spreco di risorse pubbliche; come il fallimentare tentativo di ripopolamento di 500 esemplari di fagiani, destinati a morte sicura; perché effettuato la scorsa estate, in piena emergenza siccità ed in una delle più gravi stagioni di incendi.

Che fine hanno fatto, quindi, gli oltre 200 mila euro spesi nel solo 2016 dall’Ambito Territoriale di Caccia ATC CS2? – Non soltanto i cacciatori ma le popolazioni dei territori interessati – va avanti Graziano – meritano risposte puntuali e precise sulle singole voci di bilancio, non certo la reiterata approssimazione e superficialità che continua a contraddistinguere, purtroppo, l’attuale gestione dell’ATC. Che offende l’intelligenza di tutti!

CACCIA, I COMUNI CHE RICADONO SOTTO LA COMPETENZA DELL'ATC CS2

ACRI, BISIGNANO, BOCCHIGLIERO, CALOPEZZATI, CALOVETO, CAMPANA, CARIATI, CERVICATI, CORIGLIANO, CROPALATI, CROSIA, LONGOBUCCO, LUZZI, MANDATORICCIO, PALUDI, PIETRAPAOLA, ROSSANO, SAN COSMO ALBANESE, SAN DEMETRIO CORONE, SAN GIORGIO ALBANESE, SAN GIOVANNI IN FIORE, SAN LORENZO DEL VALLO, SANTA SOFIA D’EPIRO, SCALA COELI, SPEZZANO ALBANESE, TARSIA, TERRANOVA DA SIBARI, TERRAVECCHIA E VACCARIZZO ALBANESE.

Sono 29 i comuni che ricadono sotto la competenza dell’ATC CS2; oltre 3000 i cacciatori iscritti che versano annualmente una quota di 30 euro. Come viene utilizzata?– si chiede ancora Graziano. L’ATC CS2 – aggiunge – ha chiuso l’esercizio finanziario 2016 con il conto del bilancio approvato dal comitato di gestione e dai revisori dei conti, all’insaputa dei rappresentanti dei cacciatori che non hanno potuto esprimere il proprio parere sull’esame del bilancio e sulla relazione della gestione annuale, mai convocati per come previsto dallo statuto. La sezione rossanese non ha pertanto avuto modo di accedere agli atti.

GRAZIANO: CONTINUIAMO A DENUNCIARE LA VIOLAZIONE DEI PRINCIPI DI ECONOMICITA', TRASPARENZA E CORRETTEZZA

Dall’acquisto della fauna per il ripopolamento della macchia mediterranea agli stipendi e ai salari; dalle spese per lavoro occasionale alle spese per i servizi; dai compensi per le consulenze tecniche e fiscale alla progettazione, dal rimborso spese forfettario, ai rimborsi chilometrici, fino alle spese di rappresentanza.

Soltanto dopo diversi solleciti, la delegazione rossanese ha ottenuto, sulle spese e sulle entrate, delle risposte molto generiche e del tutto insoddisfacenti. È per queste motivazioni – conclude Graziano – che continuiamo a denunciare pubblicamente la violazione dei principi di economicità, trasparenza e correttezza nella gestione di un organo sul quale la Regione Calabria dovrebbe garantire più controllo.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.