1 ora fa:Screening gratuito del diabete e misurazione arteriosa, a Frascineto effettuati 90 controlli tra adulti e bambini
20 minuti fa:Cassano: firmati i nuovi contratti degli Lsu-Lpu
50 minuti fa:Ritrovato sano e salvo il 64enne disperso nel parco del Pollino
2 ore fa:Promozione del territorio e crescita sostenibile della comunità, doppio appuntamento a Morano
1 ora fa:Il Polo Liceale di Trebisacce porta in scena “Odi et amo” 
4 ore fa:«Combattere anche la violenza economica. Occorrono più lavoro ed equità salariale»
4 ore fa:Crosia, partono i corsi di informatica per i “Giovani leoni europei 2023”
3 ore fa:Il Comune di Longobucco è strutturalmente deficitario. «Il dissesto è alle porte»
3 ore fa:«Per combattere la violenza sulle donne, serve una rivoluzione culturale»
2 ore fa:Parthenope: una metafora della vita, tra bellezza e decomposizione

Bella il cane avvelenato a Corigliano e la lezione d'amore di Black

1 minuti di lettura
DI JOSEF PLATAROTA Le barbarie, come si sa, non conoscono mai il punto più basso. E accade che la cattiveria di qualche singolo possa mettere in cattiva luce, un’intera comunità. Il caso di questa mattina segna un nuovo abisso sulla violenza nei confronti degli animali, con tanto di immagini da macelleria messicana che fanno male, come quelle postate dall'attivista Stefano Lioi. Si tratta di un cane sterilizzato e chippato, una femmina per la precisione, avvelenato con delle polpette intrise di pesticidi per l’agricoltura. Era un randagio che faceva parte del progetto “Zero cani in canile”, azione portata avanti dall’ex amministrazione del Comune di Corigliano. Un vero e proprio cane da quartiere con tanto di tutor: un’iniziativa che in un territorio senza una sparuta minoranza di volgari assassini, sarebbe una bella consuetudine. Un monito a ricordare che i cani non sono clandestini, ma protagonisti in un ambiente in cui abbiamo l’arroganza di pensarlo solo nostro. Si chiamava Bella e il suo corpo, coperto da un telo nero di spazzatura, ha dovuto attendere - per ben cinque ore - la decisione risolutiva sulla sua tumulazione, in un andirivieni tra Asl, privati e Comune. Ma i cani ci arrivano in soccorso anche in questo caso. Black, altro randagio, ha atteso che si rialzasse l'amica e non il telo sopra di lei. L’insegnamento, scomodando quella che può essere una Filosofia dell’Animalità, che nel regno della stupida realtà e dell’apparenza abitata dall'uomo, non c’è spazio per le differenze, per altre vite possibili.    
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.