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Basta vittime è a favore della variante del sesto Megalotto sulla 106

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di Josef Platarota Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – tramite una nota stampa - accoglie con soddisfazione la storica notizia del finanziamento dello studio di fattibilità della Variante al Megalotto 6 che collegherà Catanzaro a Crotone. Si tratta, infatti, di una scelta storica per i territori del crotonese e del catanzarese posti sul versante jonico della nostra regione. Il Direttivo ricorda che l’obiettivo più importante che occorre ancora ottenere è il finanziamento necessario alla realizzazione della Variante al Megalotto 6. Ancora oggi sulla realizzazione dell’Opera che si vuole realizzare non è stato impegnato un centesimo di euro. «Secondario, seppure non irrilevante, – appare a nostro avviso – il tema del dibattito pubblico. Questo, infatti, viene sempre fortemente sostenuto dall’Anas – come ci insegna la storia del nostro Paese – per consentire alla politica di prendere tempo nella decisione di finanziare un’Opera, oppure, ancora peggio, per dividere i territori al fine di destinare risorse altrove. Per queste ragioni il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene necessario che tutti decidano di assumere comportamenti responsabili e seri ed, insieme, occorre prendere atto della realtà dell’importante e complesso momento storico che stiamo vivendo». Il Direttivo dell’Associazione ha voluto porre delle riflessioni. «La prima: ritenete che la sovraesposizione mediatica dei malumori riservate al tracciato della Variante al Megalotto 6 siano utili alle forze in seno al Governo che spingono affinché sia finanziato questo progetto oppure siano più utili a quanti – strumentalizzando le vostre pur legittime posizioni – spingono nelle stanze romane in questi giorni per finanziare infrastrutture in altre parti d’Italia? La seconda: ritenete che su un progetto largamente condiviso dalle istituzioni comunali e provinciali con oltre 40 delibere possa essere sostenuto e, quindi, finanziato dal Governo, se vi è un presunto malumore dei cittadini del territorio dove dovrebbe venire realizzata l’Opera? Oppure questo “malumore” diventerebbe proprio l’alibi attraverso il quale lo Stato deciderebbe di investire in infrastrutture venete, lombarde, piemontesi, ecc. convinto da una sostanziale avversità dei cittadini al finanziamento e, quindi, alla realizzazione dell’Opera? La terza: supponendo che l’idea progettuale alternativa (ammesso che esista), di quanti non sono contenti del tracciato della Variante al Megalotto 6 sia la migliore possibile, il Direttivo dell’Associazione si chiede se sia comunque il caso di prendere atto della straordinaria ed unica convergenza delle Istituzioni locali su una idea di tracciato condiviso al fine di spingere il Governo a finanziare subito il progetto e, eventualmente, ad evitare il dibattito pubblico al fine di guadagnare due anni sull’avvio dei lavori dell’Opera». Il Direttivo dell’Associazione fa sapere che «non riesce a comprendere se è chiaro, agli attori coinvolti nel dibattito degli ultimi giorni, che l’alternativa alla Variante al Megalotto 6 rischia di essere il nulla. A questo punto bisogna prendere atto della realtà e chiedersi – assumendosi delle responsabilità storiche – se è meglio una Variante distante 3, 5 o 10 chilometri da casa nostra, oppure, è meglio che tutto resti esattamente così come è oggi. Perché il tema è esattamente questo: non è un’altro! Oggi, il Direttivo dell’Associazione intende ribadirlo con forza, l’attuale strada Statale 106 è inadatta a gestire gli attuali volumi di traffico, è caratterizzata da accessi abusivi e fuori norma che determineranno sempre di più nuovi investimenti per la realizzazione di opere di messa in sicurezza che, per quanto necessari, renderanno questa strada sempre più lenta, insidiosa e difficile da percorrerla».    
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.