Austria: esploso un impianto di gas, causa blocco del flusso verso l’Italia
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di MARTINA DIACO* Nella mattinata di martedì 12 dicembre 2017, nell’ impianto di gas di Baumgarten an der March (Austria), un’esplosione ha visto coinvolti decine di dipendenti rimasti feriti e un operaio purtroppo deceduto. L’esplosione alla condotta di gas ha rievocato diverse crisi. Paure sulla garanzia delle forniture e sulla tenuta del sistema.
IMPIANTO DI GAS, CALENDA DICHIARA UNO STATO D’EMERGENZA
Il flusso del metano sul gasdotto che porta il gas russo in Italia tramite il Tarvisio, è stato interrotto all’istante. Il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, ha dichiarato uno stato d’emergenza. Chiamando in causa la debolezza del sistema italiano degli approvvigionamenti, afferma: “se avessimo il Tap (Trans Austria Gas Pipeline), non dovremmo dichiarare l’emergenza per questa mancanza di forniture”. Qui il processo è pressoché automatico ma è stato stabilito sin da subito che non ci sarebbero stati problemi di approvvigionamento per il sistema.CALENDA: NON È L’EROGAZIONE DEL GAS CHE PREOCCUPA MA IL PREZZO. DESCALZI: “L’INTERRUZIONE DURERÀ POCHE SETTIMANE
Calenda continua affermando che “la fornitura di gas ai consumatori italiani è comunque assicurata; in quanto la mancata importazione viene coperta da una maggiore erogazione di gas dagli stoccaggi nazionali in sotterraneo”. Quelle a non mancare sono le conseguenze sul fronte italiano che riguardano principalmente l’andamento del prezzo. È però l’a. d. di Eni, Claudio Descalzi, a dichiarare che “anche se l’interruzione dovesse durare qualche settimana è una cosa che non crea allarmismo tra gli operatori”. (fonte Il Quotidiano del Sud)*studente dell' IIS ITAS-ITC di Rossano Progetto di Alternanza Scuola-Lavoro