Sanità, Longobucco in protesta: cittadini si autoconvocano al Palazzo di Vetro
Nell'area montana si intensifica la protesta contro il progressivo impoverimento dei servizi sanitari. Tra prestazioni interrotte, carenze mediche e ritardi nei soccorsi, una delegazione si è rivolta all’Asp chiedendo risposte urgenti. E ora attende
LONGOBUCCO – Da molto tempo i cittadini di Longobucco denunciano una progressiva riduzione dei servizi sanitari, situazione che negli ultimi mesi è diventata sempre più difficile da sostenere. Il paese, già penalizzato dalla distanza dai principali ospedali e da collegamenti viari impervi e insufficienti, si ritrova oggi a fare i conti con una serie di criticità che incidono in modo diretto sulla salute e sulla qualità della vita della popolazione, in larga parte anziana.
Tra le principali problematiche segnalate (ne avevamo parlato qui) vi sono l’interruzione delle prestazioni ortopediche nel poliambulatorio locale, la scarsità di ore settimanali garantite dal medico di famiglia – condiviso con il comune di Bocchigliero – e la mancata consegna dell’ambulanza più volte promessa, elemento che rende gli interventi d’emergenza ancora più lenti e complessi. A sottolineare queste criticità è stato Tonino Baratta (Cgil), che nei giorni scorsi ha ricordato come questi disservizi, ormai cronici, contribuiscano a un senso diffuso di sfiducia e abbandono.
In questo clima di crescente frustrazione, la comunità ha tentato nei giorni scorsi di interfacciarsi con l’Azienda sanitaria inviando una PEC in cui si chiedevano chiarimenti e un intervento tempestivo. Poiché nessuna risposta è arrivata, questa mattina una delegazione di cittadini si è presentata di persona presso la sede dell’ASP di Corigliano-Rossano. L’obiettivo è far sentire la propria voce, intavolando un dialogo per ribadire l’urgenza della situazione e sollecitare soluzioni concrete per un territorio che non può più attendere.
Ricevuti dal responsabile, il dott. Carravona, i cittadini hanno espresso le loro perplessità e chiarito le loro esigenze. L’Asp, dal canto suo, ha riferito che darà risposte in merito alle questioni sollevate entro fine mese.
Il gesto, testimonia ancora una volta la determinazione dei longobucchesi che non si rassegnano e rivendicano ciò che gli spetta, un’assistenza sanitaria dignitosa, accessibile e continuativa. In attesa che qualcuno li ascolti.