Mercato ittico, avviata la grande opera di demolizione dei manufatti abusivi: tra legalità, memoria e anni di attività “sospese”
Abbattuti un box e una cella frigorifera. Le strutture, presenti da decenni, ospitavano attività con utenze regolari. L’operazione segna l’inizio del ripristino della legalità nell’area
CORIGLIANO-ROSSANO - Sono iniziate al porto di Corigliano Rossano le operazioni di demolizione dei manufatti presenti da anni nel mercato ittico. Un intervento che l’amministrazione comunale collega al ripristino della legalità e della configurazione originaria degli spazi, ma che riguarda strutture che, nel tempo, avevano ospitato attività regolari dal punto di vista operativo, con utenze pagate e diversi tentativi — mai conclusi — di ottenere una sanatoria.
Ieri mattina, nel primo giorno di lavori, al quale ha presenziato anche il sindaco Flavio Stasi, sono stati abbattuti un box e una cella frigorifera. Nei prossimi giorni le operazioni proseguiranno fino alla rimozione completa degli altri manufatti. Si tratta di strutture nate negli anni per esigenze pratiche e considerate per lungo tempo parte integrante dell’operatività del mercato, pur non rientrando negli assetti formali dell’area.
Con l’avvio delle demolizioni, una vicenda durata decenni si avvia alla conclusione, destinata ormai a restare negli atti amministrativi e nella memoria di chi vi ha lavorato.Il primo cittadino ha inserito questo passaggio nel percorso che ha portato alla chiusura della liquidazione della MERIS e all’ottenimento della concessione attesa da 27 anni, annunciando una futura riqualificazione del mercato ittico.
Alle operazioni stanno collaborando i settori comunali Reti e Manutenzione, De.Co.Ro., Polizia Locale, Settore Ambiente e servizio Demanio. Il cantiere proseguirà tra apprezzamenti e qualche polemica, in attesa della nuova configurazione dell’area.