SS106, la Sibari-Co-Ro è legge: pubblicata la delibera CIPESS che accantona definitivamente i soldi per l'opera
Fine dei giochi. Il tratto Coserie–Sibari non è più un sogno né un progetto su carta: la Delibera CIPESS è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Da oggi, niente e nessuno potrà fermare la realizzazione della nuova grande arteria della Sibaritide

ROMA - È arrivato il giorno che in tanti, soprattutto qualche fakettaro di professione, dicevano non sarebbe mai arrivato. La delibera CIPESS n. 21/2025, approvata lo scorso 15 maggio e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 18 agosto, è realtà. Non più voci, non più promesse, non più slide e conferenze. È un atto ufficiale, registrato e timbrato, che assegna oltre un miliardo di euro alla realizzazione del nuovo tratto della SS106 Sibari–Corigliano-Rossano, tra Coserie e Sibari.
Per tre anni ci siamo sentiti dire di tutto. Che era solo propaganda, che le carte non c’erano, che si trattava dell’ennesima illusione. Troll e detrattori di corte hanno ripetuto ossessivamente una frase: «La verità sarà solo la delibera CIPESS». Bene, eccola qui. Stampata sulla pietra, nelle pagine della Gazzetta Ufficiale, nero su bianco. Chi ha passato mesi a negare, a insinuare, a raccontare che nulla si sarebbe mai fatto, oggi deve arrendersi all’evidenza oltre che reinventarsi un ruolo. La delibera c’è, e sancisce che la nuova grande arteria della Sibaritide si farà, nelle more e nelle impostazioni date sin dall’inizio di questa storia.
Dentro quell’atto, dicevamo, ci sono numeri enormi: più di un miliardo di euro che arrivano dal Fondo Sviluppo e Coesione 2021–2027 e che coprono integralmente i due lotti della nuova strada. Da una parte il collegamento tra Coserie e Corigliano Ovest, dall’altra quello che da Corigliano porterà fino a Sibari, con l’adeguamento della SS534 fino al mare. Sono cifre definitive, vincolanti, che non lasciano spazio a dubbi o interpretazioni ma che – soprattutto – così come ribadiamo da oltre tre anni, sono cifre che non ci sarebbero potute essere se prima non ci fosse stato un progetto chiuso e pronto da realizzare.
Il percorso che ci ha portati fin qui non è stato semplice. Il progetto di fattibilità era stato predisposto e validato dal Settore nuove opere di ANAS, all’epoca guidato da Silvio Canalella, e poi inserito tra le opere commissariate e affidato alla regia del commissario straordinario Francesco Caporaso. A marzo di quest’anno il Ministero delle Infrastrutture aveva annunciato la pubblicazione dei bandi per l’appalto integrato, e a giugno si era chiusa la fase di presentazione delle offerte. Ora resta da concludere l’aggiudicazione, ma la cornice economica e normativa è ormai blindata. Inamovibile.
Per la Sibaritide questo passaggio segna un punto di non ritorno. Significa avere finalmente un’infrastruttura moderna, sicura, capace di collegare il cuore produttivo ed agricolo della Piana all’autostrada e al resto della regione. Significa superare decenni di isolamento e di ritardi, con una prospettiva concreta di sviluppo economico e sociale.
La delibera CIPESS non è un comunicato politico, non è una promessa elettorale: è legge, è atto esecutivo. È la certezza che la nuova SS106 tra Sibari e Corigliano-Rossano non è più un’ipotesi, ma una realtà che a breve sarà in costruzione. Per anni si è discusso se fosse vero o meno, se i soldi ci fossero davvero o fossero come le monete del monopoli e se non fosse, quindi, l’ennesima illusione calabrese. Oggi c’è una risposta semplice e definitiva: sì, i fondi ci sono, il progetto è approvato, l’opera si farà.
Fine dei giochi e fine delle pagliette per qualcuno che dovrà reinventarsi un ruolo e un’identità.