Mister Chesterfield, il nemico dei pacchetti vuoti che ha acceso la rivolta civile di Castrovillari
Dai rifiuti abbandonati lungo la contrada Palombara-Santa Venere a un modello di comunità attiva: il comitato di residenti trasforma indignazione in azione, dimostrando che ogni piccolo gesto può cambiare il volto della città

CASTROVILLARI – Tutto è cominciato da un pacchetto di sigarette vuoto. Anzi, da tanti pacchetti uguali, abbandonati sempre lungo la stessa strada panoramica. Al punto che qualcuno, tra gli abitanti della contrada Palombara-Santa Venere, ha finito per dare un nome e un volto a quell’abitudine incivile: “Mister Chesterfield”. Un personaggio immaginario, simbolo di chi, senza curarsi dell’ambiente, getta dal finestrino quello che gli pesa in tasca.
Dietro questo piccolo episodio di cronaca quotidiana si nasconde però una storia più grande. Perché da un gesto di fastidio – raccogliere rifiuti per non vedere la propria strada trasformata in discarica – è nato un vero e proprio esperimento di cittadinanza attiva. Dal 2023, un gruppo di residenti ha dato vita al Comitato Palombara-Santa Venere, oggi formato da una trentina di famiglie, che ha trasformato il malcontento in organizzazione, e l’indignazione in proposta concreta.
«La nostra strada è il nostro giardino», recitano i cartelli posizionati lungo la via. E non è solo uno slogan: i cittadini si sono rimboccati le maniche e hanno iniziato a pulire, segnalare, collaborare. I risultati, in poco più di due anni, si vedono: rifiuti abbandonati sempre più rari, spazi pubblici più decorosi e, soprattutto, una rete di relazioni nuove che va ben oltre la pulizia delle contrade.
Oggi quel gruppo WhatsApp nato per scambiarsi informazioni sugli abbandoni di immondizia è diventato un vero strumento di comunità: serve a ritrovare animali smarriti, segnalare emergenze idriche, organizzare aiuti in caso di incendi o altri imprevisti. «Sappiamo che per ogni evenienza ambientale noi ci siamo», raccontano i promotori. E il senso di appartenenza è cresciuto al punto da trasformare case sparse in un piccolo villaggio solidale.
Il racconto di “Mister Chesterfield” - il personaggio immaginario che abbandonerebbe un pacchetto della celebre "bionda" americana - fatto dal prof. Matteo Marini, già ordinario di politiche economiche all’Università della Calabria e oggi attivo nel Comitato, non è solo un esercizio di ironia ma una metafora efficace: dietro il gesto distratto di chi sporca c’è il lavoro silenzioso di chi ripara, pulisce, ricostruisce. Una lezione semplice, ma potente: ogni gesto conta, e più siamo, più contiamo.
Castrovillari, così, diventa il palcoscenico di un esperimento che potrebbe fare scuola: dimostrare che anche in un’epoca di grandi problemi globali, la prima vera rivoluzione parte dal marciapiede sotto casa. E che fermare Mister Chesterfield è possibile, se a farlo non è un singolo, ma un’intera comunità.
Insomma, un bellissimo esempio di educazione civica e di cittadinanza attiva contro i lordazzi!