Corigliano-Rossano in festa per Sant'Onofrio: tra devozione, natura e antiche tradizioni
Domani, domenica 1 giugno, torna l'appuntamento secolare con il "Santo dei Pastori", tra riti religiosi, prodotti tipici e spettacoli per grandi e piccini

CORIGLIANO-ROSSANO - Tutto pronto per la festa di Sant'Onofrio in programma domani, domenica 1 giugno. Una festa religiosa, pastorale e popolare, che si svolge da secoli nei pressi della Chiesa dedicata al Santo eremita persiano-egiziano, che visse nella Valle del Colagnati, conferendo a quel luogo spiritualità e fede. Da secoli i fedeli organizzano questa festa nel ricordo, nel rispetto ed in venerazione a Sant'Onofrio, invocando protezione e buoni propositi per la transumanza, i raccolti, i frutti della terra e dell'allevamento.
L'Amministrazione Comunale di Corigliano-Rossano, in collaborazione con l'associazione Sant'Onofrio e la Parrocchia di San Domenico, per la festa dedicata al "Santo dei Pastori", nel rispetto della tradizione, ha inteso proporre un programma che prenderà avvio alle 9.30 con il tradizionale incanto di prodotti tipici offerti dai devoti e la riffa dei biglietti.
Ci sarà anche animazione con spettacolo per i bambini a cura dell'associazione Teatro della Libellula, la Santa Messa verrà celebrata alle 12.30 ed a seguire la statua lignea del Santo verrà portata in processione nei dintorni della Chiesetta, accompagnata dai suonatori del Pollino.
Non mancherà il momento dedicato all'arte ed alla tradizione culinaria popolare, tipica della Valle del Colagnati e della festa di Sant'Onofrio. Verranno preparati piatti che fanno parte della cucina contadina e pastorale del luogo, con assaggi di salumi e formaggi tipici preparati dalle famiglie di questa Valle che ha dato per anni ospitalità al Santo. A seguire, nel primo pomeriggio, lo spettacolo con cavallo.
«Sant'Onofrio è una festa unica – commenta il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi (che però ne ha dato notizia solo 12 ore prima dell'evento, ndd) – come la storia del Santo e del monastero, come il fascino di un luogo splendido. Un momento di devozione quindi, soprattutto per i pastori e per i lavoratori delle valli, ma anche un'occasione per conoscere e godere di un piccolo paradiso della natura e per immergersi in tradizioni antiche».