Tolleranza zero alla 'ndrangheta nei cantieri dei Nuovi ospedali
Mentre i lavori a Insiti avanzano spediti (44%), la Regione stringe la morsa contro le infiltrazioni criminali. Antimafia in campo con il supporto di militari e forze dell'ordine per garantire legalità e rispetto dei tempi

CATANZARO - Mentre i lavori per il Nuovo Ospedale della Sibaritide procedono speditamente, attestandosi come il progetto più avanzato tra le nuove strutture sanitarie calabresi con un ragguardevole 44% di completamento, la Regione Calabria alza la guardia contro le infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici. L'obiettivo è chiaro: garantire la massima trasparenza e legalità nella realizzazione dei nuovi ospedali e delle altre opere di edilizia sanitaria, senza rallentare i tempi di esecuzione previsti.
Questo impegno è stato ribadito con forza durante la conferenza stampa tenutasi presso la Regione, in cui è stata presentata l'ordinanza di protezione civile che affida alla Struttura di prevenzione antimafia del Ministero dell'Interno la vigilanza sui cantieri. Presenti all'incontro il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella sua veste di commissario per l'emergenza ospedaliera, il sottosegretario all'Interno Wanda Ferro e il prefetto Paolo Canaparo, direttore della Struttura di prevenzione antimafia.
Il presidente Occhiuto ha sottolineato come, pur essendo decisionista e consapevole dei poteri conferiti, la prudenza debba essere massima. Proprio per questo, ha richiesto il supporto tecnico del Genio militare e dei Carabinieri per i Responsabili Unici del Procedimento (RUP), della Guardia di Finanza per la contabilità speciale, e della Struttura di prevenzione antimafia, già operativa con successo per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, sventando un tentativo di infiltrazione della ‘ndrina calabrese. «Con il prefetto Canaparo stiamo già lavorando, ma è necessaria la condivisione con tutte le altre articolazioni dello Stato e delle forze dell’ordine, quelle datoriali e dei sindacati», ha aggiunto Occhiuto.
Il sottosegretario Wanda Ferro ha evidenziato la «importante sinergia per un percorso che porterà anche alla firma di un accordo, e che dimostra che la Calabria vuole premiare i cittadini onesti e consegnare una sanità che sia una fabbrica di salute e non di consenso. La Struttura guidata dal prefetto Canaparo sarà la garanzia di un gioco di squadra nel quale tutti remiamo dalla stessa parte».
Il prefetto Canaparo ha espresso gratitudine per la fiducia accordata dal governo e dal presidente Occhiuto, definendo l'incarico «una grande sfida, la stessa messa in campo per le Olimpiadi invernali». L'obiettivo primario è «mettere a sistema tutta la rete di prevenzione, sviluppando attività intense anche con la magistratura», rafforzando al massimo i controlli antimafia senza compromettere la tempistica dei lavori. Ha inoltre specificato che la vigilanza riguarderà «tutta la filiera delle imprese – anche sub contratti – connessa alla realizzazione delle opere, indipendentemente dagli importi e dalle modalità di esecuzione». Canaparo ha concluso rinnovando «l’appello al sistema imprenditoriale di non avere timore a denunciare qualsiasi forma di pressione, qualsiasi forma di indebita ingerenza, perché prima si arriva e prima si riducono i rischi di infiltrazione».