RSU Pubblico Impiego: la CGIL sfida le «logiche subalterne» per un «Sindacato dei Diritti» più forte
Elezioni cruciali dal 14 al 16 aprile per rinnovare la rappresentanza dei lavoratori pubblici. La CGIL lancia l'allarme contro accordi penalizzanti e invita a votare FP CGIL per difendere salari, sicurezza e partecipazione

CORIGLIANO-ROSSANO - Si scaldano i motori in vista delle elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) che si svolgeranno dal 14 al 16 aprile in tutti i luoghi di lavoro pubblici. Un appuntamento cruciale, come sottolineano in una nota congiunta Andrea Ferrone, segretario generale CGIL Pollino Sibaritide Tirreno, e Vincenzo Casciaro, segretario generale Funzione Pubblica CGIL Pollino Sibaritide Tirreno, che chiamerà i lavoratori del comparto a decidere la propria rappresentanza per i prossimi tre anni e, di conseguenza, la strategia sindacale da adottare nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni e del Governo.
Il voto coinvolgerà un vasto panorama di realtà lavorative, dalla Sanità all'INPS, dai Tribunali alle Procure della Repubblica, fino ai Comuni. Per la CGIL, il primo banco di prova sarà la partecipazione al voto: "Quanto più alta sarà la percentuale di votanti, tanto più alta sarà la possibilità di una scelta democratica e libera", affermano Ferrone e Casciaro.
Ma l'appuntamento elettorale rappresenta anche un momento di riflessione profonda sulla direzione che il sindacato dovrà intraprendere. La CGIL lancia un chiaro monito contro il rischio di una «visione subalterna al potere di turno», auspicando invece un modello di rappresentanza «autonomo e capace di difendere il diritto al potere d'acquisto del salario, alla sicurezza sui luoghi di lavoro, alla partecipazione all'organizzazione del lavoro».
La nota stampa non manca di evidenziare le recenti criticità che hanno segnato il mondo del pubblico impiego. Viene citato l'accordo sottoscritto «solo da alcune sigle sindacali» che ha portato, secondo la CGIL, a una «perdita di circa 11 punti percentuali del potere d'acquisto delle retribuzioni» per i dipendenti delle Funzioni Centrali (Ministeri, INPS, Tribunali, Procure, Ispettorati del Lavoro, Agenzie delle Entrate). Una perdita che, unita a «perverse dinamiche fiscali volute dal Governo», si è già concretizzata in buste paga «addirittura inferiori» nei primi tre mesi dell'anno.
In netto contrasto con questo scenario, CGIL e FP CGIL rivendicano con forza la loro opposizione a questo «pericoloso gioco al massacro ai danni dei Lavoratori». Viene ricordato il referendum telematico tra i dipendenti delle Funzioni Centrali, dove «oltre il 90% delle migliaia di partecipanti al voto, ha bocciato quel rinnovo».
Il messaggio della CGIL è chiaro: è necessario un «coraggio della veritàì per parlare ai Lavoratori, spiegare il senso e il fine delle battaglie» e «emancipare i Lavoratori dal bisogno». Ferrone e Casciaro sottolineano ancora che «ogni diritto è una conquista» e la sua applicazione non è un favore, ma un «dovere al quale ogni Amministrazione è tenuta».
La strada per raggiungere questo obiettivo, secondo i rappresentanti sindacali, passa attraverso un ulteriore rafforzamento del «Sindacato dei diritti». «Ecco perché ogni voto dato alle liste della FP CGIL, sarà importante: servirà a rafforzare il Lavoratore come portatore di diritti, quegli stessi diritti che altri vorrebbero ridurre a mero mercimonio, esercizio di potere e scambio di favori», concludono Ferrone e Casciaro, lanciando un appello alla partecipazione e al sostegno alle proprie liste in vista delle imminenti elezioni RSU.