Piana Caruso, marciapiedi impraticabili e dignità negata: l'appello dell'ex senatrice Abate
La parlamentare coriglianese chiede più attenzione per le aree interne anche se le condizioni generali della manutenzione su tutto il versante coriglianese, a partire dal centro storico, sembrano ormai precarie

CORIGLIANO-ROSSANO - La bellezza delle aree interne, spesso decantata durante le campagne elettorali come un tesoro da valorizzare, si scontra quotidianamente con una realtà fatta di incuria e servizi carenti. A lanciare un grido d'allarme è l'ex senatrice Rosa Silvana Abate, che attraverso una nota dettagliata e corredata di eloquenti fotografie, punta il dito contro lo stato di abbandono in cui versa il centro abitato di Piana Caruso, l'area montana di Corigliano, in particolare il tratto che va dalla fontana al sito denominato Giustopago.
La denuncia dell'ex parlamentare si concentra sullo stato dei marciapiedi e delle cunette, «impraticabili» a causa della mancata manutenzione ordinaria. Una situazione che non solo deturpa l'immagine del paese, ma che mette a serio rischio l'incolumità dei residenti e dei visitatori. L'episodio della Pasquetta, con le numerose persone costrette a camminare sulla carreggiata stradale, mamme con passeggini incluse, a causa dell'inagibilità dei percorsi pedonali, è emblematico di un'indifferenza che l'ex parlamentare definisce «umiliante» per chi vive quotidianamente in questi luoghi.
«È veramente umiliante per i residenti, vedere quotidianamente il degrado in cui versano i marciapiedi, a causa dell’omessa (ordinaria) manutenzione», scrive con amarezza la Abate, sottolineando come i cittadini di Piana Caruso siano tenuti al pari degli altri al pagamento delle tasse per servizi essenziali che, di fatto, non vengono garantiti.
L'appello è diretto all'Amministrazione Comunale, al sindaco, al vicesindaco, agli assessori e ai dirigenti competenti, «affinché intervengano con urgenza per rendere nuovamente praticabili i marciapiedi, evidenziando come in alcuni tratti la loro percorrenza rappresenti un vero e proprio pericolo?.
L'ex Senatrice Abate conclude la sua nota con una riflessione che va al cuore della questione della valorizzazione delle zone interne: «Prima di fare dei proclami su come ripopolare le zone interne, non si può prescindere dal mantenere le stesse in uno stato vivibile, sia per i residenti che per le tante famiglie proprietarie di seconde case, tenute a versare al pari delle prime, tutte le tasse per servizi negati».
La condizione in cui versa Piana Caruso, però, sembrerebbe essere la cartina di tornasole di una condizione di degrado che da più parti e da più tempo stanno facendo rilevare i cittadini che vivono nell'area coriglianese. Grandi e importanti criticità si evidenziano nel centro storico con la condizione di Piazza del Popolo, agorà pulsante della grande città e sede istituzionale dell'Ente, è emblematica, con un avvallamento lungo la carreggiata prospicente via Roma che è diventata ormai imbarazzante e, poi, ancora, alcuni locali di un privato, oggetto di procedimento giudiziario, che versano nel totale stato di degrado, a due passi dalla sede municipale dove, lo stesso portone d'ingresso, attende ancora un restyling da tempi immemori. Insomma, non una bella vetrina.