11 ore fa:Mobilità sostenibile, svolta storica per Co-Ro: in arrivo 6 milioni per ridisegnare le due aree urbane
16 ore fa:Un'invasione di poesie e racconti: partito nel centro storico di Rossano il progetto “Parole per strada"
10 ore fa:A Corigliano-Rossano un trio d'eccezione per la serata del 25 dicembre
17 ore fa:La Chiesa che osa: a Cassano Jonio nasce l’Osservatorio contro le mafie
11 ore fa:Sport e inclusione, finanziati 52 progetti SuperAbilities. Straface: «Poniamo al centro la persona nella sua integralità»
9 ore fa:«Scutellà smentita dai fatti, Ponte Longobucco prossimo al completamento»
12 ore fa:A Pietrapaola bilancio approvato nei termini, Labonia: «Traguardo epocale»
12 ore fa:Truffe agli anziani a Saracena: Russo plaude ai militari dell’Arma
15 ore fa:Pesca, nessun taglio nel 2026: la soddisfazione di Rapani
16 ore fa:Viabilità Longobucco, Scutellà (M5S): «Due anni di isolamento, ecco le promesse tradite di Occhiuto»

Il karma jonico non perdona: cancellato l'Intercity Reggio Calabria-Bari/Lecce

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Appena l'Alto Jonio ha timidamente alzato la testa, illudendosi di poter agganciare il resto del Paese tramite un nuovo e inaspettato collegamento ferroviario, ecco puntuale la doccia fredda. Troppo ottimismo e – forse – “troppa grazia, Sant’Antonio!” per quel singolo treno Sibari-Metaponto, che davvero aveva ringalluzzito le comunità a nord di Sibari di trasformare una casualità – la deviazione degli Intercity via Lamezia Terme – in una stabile porta d'accesso agli aeroporti di Bari e Brindisi a nord e di Lamezia a sud. Un'occasione - si sperava - per dare un po' di ossigeno a un territorio abituato a guardare i treni sfrecciare lontano, portando con sé speranze e opportunità.

L'idea, neanche troppo velata (ne abbiamo parlato qui), era di dimostrare l'utilità di questi collegamenti, magari strappando un futuro potenziamento della linea una volta terminati i famigerati lavori di "civilizzazione" (elettrificazione e ammodernamento) della Jonica, che, ironia della sorte, avevano reso possibile questa deviazione "fortunata" della coppia di intercity Reggio Calabria-Taranto-Bari/Lecce, via Lamezia terme.

Ma il karma, si sa, ha una memoria di ferro, soprattutto quando si parla di Calabria del nord-est. Proprio mentre si iniziava a fantasticare su treni comodi e aeroporti a portata di mano, ecco giungere come un fulmine a ciel sereno la comunicazione di Trenitalia: dal 22 aprile al 31 maggio, stop per lavori di potenziamento della linea ferroviaria. Ma non per la vetusta Sibari-Metaponto, no. I lavori di "potenziamento infrastrutturale e tecnologico" interesseranno la ben più strategica (per altri) linea Taranto-Potenza-Battipaglia.

Tradotto per chi mastica poco il burocratese ferroviario: gli Intercity che connettevano Reggio Calabria con Bari e Lecce verranno deviati via Catanzaro Lido e Lamezia Terme, ma saranno "parzialmente cancellati" nella tratta Sibari – Bari/Lecce. Per raggiungere Bari e Lecce da Sibari, dunque, ci si dovrà affidare agli eterni e intramontabili bus sostitutivi. Un bel passo indietro, proprio quando si intravedeva un piccolo spiraglio di luce.

E così, l'entusiasmo si sgonfia, proprio come un pneumatico forato sulla SS106. L'amara consapevolezza che ogni tentativo di risalita viene puntualmente frustrato torna a farsi sentire. Invece di immaginare un futuro con treni efficienti che collegano l'Alto Jonio al resto del Paese, ci ritroviamo a fare i conti con bus che, tra traffico e deviazioni, allungheranno inevitabilmente i tempi di percorrenza. E addio sogni di connessioni veloci. Almeno per ora.

Certo, si tratta di lavori temporanei, un mese e mezzo – si spera – di disagi. Ma è il tempo sufficiente per alimentare quel senso di abbandono che serpeggia a queste latitudini dall’Unità d’Italia in poi. Se almeno questi lavori avessero riguardato la Sibari-Metaponto, si sarebbe potuta coltivare la speranza di un futuro diverso. Invece, il potenziamento della linea Taranto-Potenza-Battipaglia suona come una sentenza: il baricentro della mobilità ferroviaria del Sud rischia di spostarsi definitivamente sull'asse Puglia-Basilicata-Campania, lasciando la Calabria sempre più ai margini.

A corroborare questa fosca prospettiva ci sono anche i 18 miliardi di euro che, pare, manchino per completare l'alta velocità ferroviaria tra Battipaglia e il resto del Sud. Una cifra che fa rabbrividire e che solleva una domanda più che legittima: a che pro continuare a parlare di un ponte sullo Stretto, se poi mancano le infrastrutture di base per connettere dignitosamente intere regioni?

Ancora una volta, l'Alto Jonio, la Sibaritide si ritrovano a fare i conti con un karma beffardo. Un'illusione di connessione, un piccolo passo avanti, subito vanificato da dinamiche che sembrano ignorare l'esistenza stessa di questo lembo di Calabria. E mentre si guarda al nord, verso una Basilicata e una Puglia che offrono servizi e collegamenti sempre più attrattivi (vedi l'aeroporto di Bari, percepito come più vicino e con maggiori opzioni rispetto a Lamezia), la questione dell'autonomia del territorio assume contorni ancora più amari. Forse, l'unica "alta velocità" che questa terra conosce è quella con cui le speranze vengono puntualmente disilluse.
 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.