Anche in Calabria torna il morbillo: diversi i casi nell'Asp di Cosenza
Ad informare i cittadini sulla presenza di casi anche nel nostro territorio è Martino Rizzo, direttore sanitario dell’Asp di Cosenza: «Le complicanze più gravi riguardano i giovani adulti e comprendono la polmonite e l’encefalite»

COSENZA - «Continua l’aumento dei casi di Morbillo in Europa e in Italia. Anche nell’Asp di Cosenza si stanno riscontrando casi, che interessano prevalentemente i giovani tra i 15 ed i 40 anni, casi che sono anche i più gravi perché si accompagnano spesso a complicanze». Lo dichiara in una nota social Martino Rizzo, direttore sanitario dell’Asp di Cosenza.
«È una malattia – informa Rizzo – provocata da un virus, uno dei più contagiosi, che si trasmette per via aerea, o attraverso il contatto con secrezioni infette. Il contagio può avvenire anche prima della manifestazione dei sintomi, fino a 3-4 giorni dopo l’esantema. L’arrossamento compare prima al volto, poi si estende al corpo. Nel 2024 ci sono stati in Italia più di 1000 casi, nel 2023 meno di 50. L’anno 2025 non è cominciato bene… Dal 2017 la vaccinazione dei bambini è obbligatoria e ciò li protegge e li rende meno “attenzionati»”.
«Chi ha avuto il morbillo - dice - non lo può riprendere, ed i vaccinati che hanno acquisito immunità, non lo possono riprendere. Le complicanze più gravi riguardano i giovani adulti e comprendono la polmonite e l’encefalite (una irritazione dell’encefalo molto grave)».
Poi aggiunge: «Chi ha avuto contatti con un soggetto che poi ha sviluppato morbillo dovrebbe evitare contatti per 3-4 giorni, almeno con persone fragili. Dopo, o compariranno i sintomi, o non sarà stato contagiato. Per informazioni più dettagliate ci si può rivolgere al proprio medico o ai Servizi Vaccinali dell’Asp».