Diritto alla salute nelle aree interne e periferiche: da Bocchigliero un impegno che dà speranza
Nei giorni scorsi c'è stato un incontro, promosso Ets LIFE, al quale hanno preso parte i consiglieri regionali Straface e Caputo. Susy Urso (portavoce del movimento Diritto alla Salute): «Assunti impegni per l'attivazione di nuovi ambulatori»

BOCCHIGLIERO - È partita dall'entroterra della Valle del Trionto la grande rivendicazione terroriale per i diritti dei malati delle periferie. Dopo un'accorata richiesta avanzata a novembre 2024, la comunità bocchiglierese ha ottenuto un importante incontro, organizzato e promosso dall'Ente di Terzo Settore LIFE, presieduto da Giusy Santoro con il patrocinio del comune di Bocchigliero, al quale hanno parteciapto i rappresentanti regionali Pasqualina Straface, Presidente della Terza commissione sanità, e Pierluigi Caputo, vicepresidente del Consiglio regionale, per avere ulteriore garanzia e certezza che le promesse fatte dal management dell'Azienda sanitaria vengano realmente messe a terra.
L'incontro, tenutosi il 15 marzo, ha segnato un punto di svolta nella lotta nella più grande vertenza per il diritto alla salute in queste aree spesso dimenticate. Tra le anime più coinvolte di questa battaglia c'è sicuramente Susy Urso, rappresentante del movimento "Diritto alla Salute" di Bocchigliero, che con tenacia e determinazione sta mobilitando la comunità sensibilizzando le istituzioni. Grazie al suo impegno, e alla collaborazione della dottoressa Chimenti Piscanec, che sta portando avanti un progetto di de-marginalizzazione del diritto alla salute nel territorio del Savuto, e del dottore Luigi Marafioti, direttore onco-ematologia dell'ospedale Mariano Santo di Cosenza, «le nostre istanze - dice la Urso - sono state finalmente ascoltate».
La risposta è arrivata sotto forma di un concreto impegno da parte dell'ASP: l'attivazione di ambulatori dotati di strumentazione all'avanguardia e con la presenza di un infermiere a postazione fissa, oltre al potenziamento del servizio di auto medicalizzata. «Un risultato importante - aggiunge Urso - che dimostra come la perseveranza e l'organizzazione possano fare la differenza, anche di fronte a realtà complesse come quella della sanità nelle aree interne».
Un buon risultato, insomma, che arriva a pochi giorni dall'annuncio dell'attivazione di ambulatori virtuali proprio nell'entroterra della Valle del Trionto, frutto di un'iniziativa dei sindaci locali e dell'Azienda sanitaria di Cosenza, guidata da Antonello Graziano. Si tratta di un ulteriore passo avanti nella direzione di una sanità più efficiente e capillare, capace di raggiungere anche le comunità più isolate.