Bando turismo, piattaforma in tilt: decine di imprenditori rischiano l'esclusione
Il 5 marzo doveva essere un giorno cruciale per la presentazione delle domande. Ma quella che doveva essere un’opportunità si è trasformata in un vero e proprio incubo digitale

CORIGLIANO-ROSSANO – Quel gran pasticcio del bando Turismo della Calabria. Il 5 marzo doveva essere un giorno cruciale per gli operatori calabresi che con l'apertura dello sportello telematico per la presentazione delle domande avrebbero potuto fare richiesta di accesso ai fondi previsti dal bando regionale “Per il sostegno all’accoglienza turistica di qualità in Calabria”.
Cinquanta milioni di euro presentati in pompa magna al castello ducale di Corigliano-Rossano e che, invece, si sarebbero trasformati quasi in un bluff colossale. Perché? Dalle diverse lamentele raccolte da operatori del settore e dagli studi commerciali, infatti, abbiamo riscontrato che quella che doveva essere un’opportunità si è trasformata in un vero e proprio incubo digitale per molti utenti, a causa di gravi malfunzionamenti della piattaforma online.
Fin dalle ore 10, momento di apertura del portale per l'invio delle domande, numerosi candidati hanno segnalato l’impossibilità di accedere al sistema. Alcuni non riuscivano nemmeno a caricare la pagina web, mentre altri, pur riuscendo a entrare, si sono trovati di fronte a un sistema bloccato, con continue interruzioni o con il caricamento delle operazioni che girava a vuoto senza esito.
Soltanto alcuni fortunati – questo è quanto ci hanno raccontato alcuni commercialisti - sono riusciti a inviare la domanda nelle prime ore, mentre per la maggior parte degli utenti è stato necessario attendere fino alle 13-14 per completare l’iter. Ovviamente, questa disparità di trattamento ha generato numerose proteste tra i partecipanti, che si chiedono se la Regione intenda prendere provvedimenti per garantire la parità di accesso.
Dalle lodi al silenzio: la Regione promuoveva il bando, ma ora tace
Fino a pochi giorni fa, il bando era stato celebrato come un'opportunità imperdibile per il rilancio del settore turistico calabrese. Ma dopo il caos della piattaforma, è calato il silenzio. Nessuna dichiarazione ufficiale, nessuna risposta ai tanti imprenditori che, per colpa di un sistema informatico inadeguato, sono stati penalizzati rispetto ad altri concorrenti. Un malfunzionamento che, di fatto, ha creato un’ingiustizia, premiando chi è riuscito a superare gli ostacoli tecnici e penalizzando chi è stato costretto ad attendere ore prima di poter inviare la propria domanda.
Un problema di equità e trasparenza
È stato un errore non previsto, non calcolato? Non lo sappiamo. Speriamo solo che, alla fine, alla “conta” di quanti avranno avuto la possibilità di accedere ai bandi, non si tratti dei soliti beneficiari. Il problema principale, infatti, non sarebbe stato esclusivamente il blocco tecnico della piattaforma, ma il fatto che non tutti gli utenti abbiano subito lo stesso disagio. Mentre alcuni sono riusciti a completare la procedura con relativa facilità, altri sono stati costretti a ore di attesa, rischiando di perdere la possibilità di accedere ai finanziamenti. Con una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro (40 milioni per le strutture alberghiere e 10 milioni per quelle extra-alberghiere) l’assegnazione dei fondi dipendeva dalla tempestività della presentazione delle domande. Questo significa che chi è riuscito a superare i blocchi del sistema prima degli altri ha avuto un vantaggio significativo rispetto a chi è stato costretto ad attendere, rendendo la procedura tutt’altro che equa.
Occhiuto interverrà per una soluzione giusta?
Tuttavia, c’è chi confida che la situazione non resterà irrisolta. Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha sempre dimostrato un forte impegno per la trasparenza, la legalità e il sostegno alle migliori energie del settore turistico. È plausibile che prenda a cuore questa vicenda e intervenga per garantire un esito equo, evitando che un problema tecnico possa tradursi in una disparità di trattamento tra gli operatori del settore.