Otto aziende big dell’edilizia civile in corsa per la nuova Statale 106 Sibari-Coserie
La gara d’appalto per i due lotti da 31 km è ormai in dirittura d'arrivo: otto imprese italiane si contendono l’opera, confermando la stima Anas da 1,2 miliardi. Fondi già disponibili, cronoprogramma rispettato

CORIGLIANO-ROSSANO – La lunga attesa per vedere nascere la nuova Statale 106 tra Sibari e Rossano non è più solo un esercizio di immaginazione. L’aggiudicazione della maxi gara d’appalto integrata – quella che mette insieme la progettazione esecutiva e i lavori veri e propri – è ormai alle battute finali. Negli uffici di Anas Calabria, in queste settimane, si stanno sciogliendo le ultime formalità, con le commissioni impegnate a valutare incartamenti, relazioni e offerte. E l’orizzonte sembra nitido: tutto procede secondo cronoprogramma, senza intoppi.
A contendersi la realizzazione dei due lotti – 31 chilometri complessivi, dal nuovo svincolo di Sibari fino al torrente Coserie, passando per il raddoppio della bretella SS534-Sibari e lo snodo di Corigliano Ovest – ci sono otto imprese, tutte italiane e tutte di primissimo livello nel settore delle grandi opere civili. Una sfida tra giganti che ha confermato quanto già Anas aveva messo nero su bianco: la stima dei costi, entro la soglia di 1,2 miliardi di euro, è solida e realistica. Nessuna sorpresa, dunque, se non quella – positiva – di vedere un percorso progettuale così complesso reggere al vaglio del mercato.
Merito, va detto, del lavoro certosino e puntuale che negli ultimi anni ha preparato il terreno. Prima di tutto quello del Settore Nuove Opere di Anas Calabria, che sotto la guida dell’ingegnere Silvio Canalella – oggi chiamato a dirigere lo stesso ufficio in Sicilia – ha avuto la capacità di consolidare, con metodo e rigore, tutte le fasi progettuali propedeutiche alla gara. Senza quel passaggio, oggi non saremmo qui a raccontare di un appalto in dirittura d’arrivo.
Fondamentale anche l’impegno dell’Ufficio territoriale di Anas Calabria e dell'Ufficio del Commissario di Governo per la Statale 106, guidato dall’ingegnere Francesco Caporaso, che ha saputo tenere insieme i tanti fili istituzionali, politici e tecnici, evitando dispersioni e accelerando procedure che in passato sembravano sempre destinate a perdersi nei labirinti della burocrazia.
La buona notizia, insomma, è che i soldi ci sono già, stanziati e pronti a essere spesi. E che la gara, fino ad ora, sta scorrendo liscia, senza inciampi. Se il ritmo resterà questo, tra pochi mesi potremo vedere posare i primi picchetti dei cantieri e trasformare in realtà ciò che per decenni è rimasto solo sulla carta: una moderna arteria a quattro corsie, finalmente sicura ed efficiente, capace di ridisegnare la mobilità lungo la costa jonica cosentina.
La 106, in questa parte di Calabria, sta insomma uscendo dal recinto dei sogni e dei proclami per entrare nella concretezza delle ruspe e del cemento armato. Un passo in avanti che non è solo infrastrutturale, ma anche simbolico: la prova che quando competenze tecniche, volontà politica e risorse finanziarie si incontrano, anche qui – dove i tempi sono sempre sembrati eterni – le cose possono davvero cambiare.