Un rigurgito di dignità: febbraio mese decisivo per le infrastrutture joniche?!
Ieri in Consiglio regionale l'assessore ai Lavori pubblici, Maria Stefania Caracciolo, rispondendo alle interrogazioni del capogruppo del M5S ha tracciato la time line dei prossimi interventi: «Intesa istituzionale Sibari-Coserie e apertura ultimo tronco Sila-Mare». Mentre per la linea ferroviaria: «non sono ancora disponibili date precise per la riapertura della tratta»
CORIGLIANO-ROSSANO – Il prossimo febbraio dovrebbe essere il mese decisivo per la svolta su alcune e delicate vertenze che riguardano il piano delle grandi infrastrutture dello Jonio sibarita. Su tutte è prevista, nelle prossime settimane, la sottoscrizione dell'intesa istituzionale tra Regione Calabria e Commissario straordinario per la Statale 106 per il via libera alla fase esecutiva della nuova strada compresa tra Sibari (innesto SS534) e Rossano (Coserie). Contestualmente dovrebbe essere aperto al traffico l'ultimo tronco della Sila-Mare compreso tra Cropalati e Destro. Il condizionale, però, resta quantomai un obbligo. Perché in ballo ci sono investimenti giganteschi (si pensi agli 1,2 miliardi di euro per il tratto della Sibari-Coserie) e una situazione territoriale che è, di fatto, un tappeto di cristallo.
Queste, però, sono le notizie che ieri sono uscite fuori all'esito del Consiglio regionale, durante il quale sono state discusse le tre interrogazioni urgenti presentate dal capogruppo del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise, in merito alla situazione delle infrastrutture nella Sibaritide.
L’Assessore regionale ai lavori Pubblici, Maria Stefania Caracciolo, ha fornito un aggiornamento sullo stato dei lavori e sulle prospettive future. «Queste interrogazioni - commenta il pentastellato - nascevano dalla constatazione di continui ritardi in opere cruciali per il nostro territorio, una situazione che considero insostenibile e che ostacola lo sviluppo della regione. Ho sempre ritenuto che lo Jonio, “una Calabria nella Calabria”, meriti particolare attenzione da parte delle istituzioni».
Per quanto riguarda la Ferrovia Sibari-Crotone, l’Assessore ha riconosciuto le difficoltà relative a questa infrastruttura, sottolineando che, «nonostante l’individuazione delle sottostazioni, non sono ancora disponibili date precise per la riapertura della tratta». «Questo - dice tavernise - rappresenta un notevole disservizio per gli utenti che quotidianamente utilizzano la linea. L'elettrificazione, bloccata nonostante la sospensione della circolazione per l’ERTMS, e il conseguente slittamento della riapertura, inizialmente prevista per gennaio e poi posticipata a giugno, restano elementi di preoccupazione».
Passando alla SS106 Sibari-Coserie, è stato comunicato in aula che la firma dell’accordo di programma tra Anas e Regione è prevista per il mese di febbraio. La conferenza dei servizi si era conclusa positivamente a giugno 2024 e i fondi risultano disponibili da dicembre.
Infine, per la Strada Sila Mare, la componente della Giunta «ha ammesso - dice Tavernise - i ritardi accumulati. È stato indicato il mese di febbraio come possibile data per la riapertura». Mentre per il tratto intermedio (Destro-Ortiano) ci vorrà almeno settembre 2025 considerati i lavori di bonifica e ricostruzione del viadotto Ortiano II crollato sotto la piena del Trionto a maggio 2023.
«Con queste interrogazioni - conclude Davide Tavernise - ho voluto portare all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica i ritardi che caratterizzano queste importanti opere infrastrutturali. L’obiettivo è quello di sollecitare un intervento deciso da parte della Regione e del Presidente Occhiuto per sbloccare i lavori e garantire ai cittadini calabresi un futuro migliore. Continuerò a monitorare la situazione e a fornire aggiornamenti in merito agli sviluppi futuri».