Niente Frecce tra Sibari e Metaponto. Solo treni merce. Ecco il piano di RFI
Sono 162 milioni che verranno investiti lungo la tratta Metaponto–Sibari–Bivio S. Antonello (San Lucido) per costruire il corridoio merci Tirreno-Adriatico. Ci sono i soldi per la bretella di Sibari (72mln) e quelli per il restyling della Stazione di Sibari (12 mln)
CORIGLIANO-ROSSANO - In Calabria, il pianto degli investimenti ferroviari è un coro di promesse, progetti ambiziosi e incognite finanziarie. Dei 38 miliardi di euro previsti da Rete Ferroviaria Italiana nel piano di investimenti annunciato per la Calabria e presentato al presidente Occhiuto, però solo 16 miliardi hanno già trovato copertura finanziaria. L'Alta Velocità ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria assorbe la fetta più consistente di questi fondi, con l'obiettivo dichiarato di estendere i binari ad alta velocità sicuramente fino a Praia a Mare ed entro il 2031. Tutto il resto, poi, si vedrà… dopo quella data. Del nodo di Tarsia non se ne fa menzione e al momento rimane escluso, alimentando un dibattito sulla disparità infrastrutturale che affligge l’area est e l’area ovest della Regione. L’intento, senza dubbio, è quello di provare a portare l’AV davvero fino a Reggio probabilmente entro la prima metà di questo secolo, ma con una linea tutta proiettata sul Tirreno, dando una “stampella” a Cosenza con il raddoppio della galleria Santomarco.
Cosa accadrà alla storica linea ferroviaria jonica, quella che attraversa la Calabria da Sibari a Melito Porto Salvo? Questo corridoio, essenziale non solo per i collegamenti passeggeri ma anche per il traffico merci, è al centro di un piano di potenziamento che prevede lavori per 447 milioni finanziati dal PNRR e interventi in corso di progettazione per l'elettrificazione completa. Ma senza illusioni. Infatti, non si tratta di opere straordinarie ma di naturali interventi necessari a mettere la linea (ferma ai primi del ‘900) al passo con le nuove tecnologie e con l’avanzare dei tempi. Infatti, più che di ammodernamento, sarebbe opportuno parlare di normalizzazione della linea agli standard minimi previsti da tutte le normative regionali, nazionali ed europee in tema di decarbonizzazione.
Le cifre imponenti raccontano una storia di progetti ambiziosi e tempi di realizzazione dilatati. Promessi per il 2019, i lavori di potenziamento della linea Metaponto–Sibari–Bivio S. Antonello (162 milioni di euro), che avrebbero dovuto garantire una significativa accelerazione del traffico merci, sono ancora ben lontani dal completamento. Con il raddoppio della galleria Santomarco e il progetto di una linea modulata per i treni merce, si spera di agevolare lo shift modale dalla gomma al ferro, cruciale per un transito più sostenibile. RFI, infatti, ha l’obiettivo in questi anni di realizzare in alcuni tratti cruciali dell’asse ferroviario Gioia Tauro – Taranto (tra cui Sibari), interventi di adeguamento per i moduli da 750 metri così da consentire ai lunghi convogli merce di transitare e movimentare in stazione.
Nessun investimento, invece, è previsto per la velocizzazione della stessa linea. Il passaggio dei treni Freccia lungo la direttrice elettrificata tra Metaponto e Sibari rimarrà ancora e per lungo tempo un sogno. Anche se a Sibari, oltre alla bretella che dovrebbe velocizzare le connessioni della jonica calabrese con la linea tirrenica e che costerà 72 milioni di euro (già finanziati), verrà rifatto il look alla stazione. Dodici milioni di euro per riqualificare lo scalo e dare la parvenza all’utenza di stare, anche qui, in questa landa, in Italia e in Europa.
Insomma, una grande illusione.