Tra Sibari e Crotone ogni giorno viaggiano “solo” 14mila mezzi. Eppure è un delirio!
Ecco i dati di traffico lungo i 105km del tratto centrale della SS106. I picchi maggiori nella cinta urbana di Corigliano-Rossano. Pochi mezzi pesanti, tantissimo traffico urbano e una strada che è una vera trappola mortale
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CORIGLIANO-ROSSANO – I dati di traffico lungo la Statale 106, nei 105km compresi tra il quadrivio di Sibari e la rotatoria di Crotone (Passovecchio), ci restituiscono una strada “normale” su cui transitano un numero di mezzi (circa 14 mila) che dovrebbe consentire una gestione ordinaria dell’arteria. Eppure siamo davanti al delirio, una trappola mortale sulla quale (dati Istat), nel 2023, si sono verificati ben 239 incidenti che hanno prodotto 15 decessi e 443 feriti. Perché?
La verità, probabilmente, sta nel fatto che ci troviamo di fronte a una grande via di comunicazione, che non solo è l’unica via di sbocco per la mobilità extraurbana della Calabria orientale, costellata di svincoli, molti dei quali ciechi (nel solo tratto di Corigliano-Rossano ce ne sono addirittura 110!), ma è anche una lingua d’asfalto, larga in alcuni tratti poco meno di 7 metri, che si divincola tra paesi, contrade e città assorbendo quasi totalmente il traffico urbano.
I dati di traffico, inoltre, ci danno un ulteriore riscontro: questa strada non supporta in alcun modo l’economia della Calabria jonica, anzi, la penalizza. E questa conferma ci arriva dai numeri dei passaggi dei mezzi pesanti che quotidianamente si registrano tra Sibari e Crotone. Sono soltanto 716 (nel totale delle due direzioni) i mezzi superiori a 3,5 tonnellate (autoarticolati, tir, autobus, etc.) che viaggiano lungo questa arteria, praticamente un decimo di quelli che transitano lungo la Salerno-Reggio Calabria e circa un terzo di quelli che, invece, si possono contare tra Villapiana e Castellaneta (2000 v/g).
Diversa storia per i mezzi leggeri (ciclomotori, motocicli, auto, furgoni, etc.) che arrivano ad una media giornaliera di 11.086 passaggi al giorno. Ma anche in questo caso, il prospetto analitico dei dati, ci restituisce un quadro molto localizzato del traffico, dal momento che non c’è alcuna omogeneità dei passaggi tra singoli centri e territori.
Ma andiamo nel dettaglio dei numeri (i dati sono forniti da Anas). Dicevamo dei mezzi pesanti. La media quotidiana totale delle direttrici nord-sud e sud-nord è pari a 716 mezzi. Il picco maggiore lo si riscontra allo svincolo di Rossano nord con una media passaggio quotidiana di 1.012 mezzi, mentre il picco minore lo si registra a Torre Melissa con 542 v/g.
Il traffico auto. Molto superiore, invece, è il transito dei veicoli leggeri che ha picchi di oltre 20 mila passaggi al giorno (Zona Industriale di Rossano) ed un minimo di passaggi a Torretta (4.742). Più in generale, la cinta urbana di Corigliano-Rossano (comprendendo anche il traffico di Crosia, che di fatto può essere ricompreso in quello della terza città della Calabria) è di 17 mila veicoli al giorno. Un dato emblematico di poco superiore al traffico che si riscontra nel tratto a nord (Villapiana-Castellaneta 14.623 v/g) ma di gran lunga superiore rispetto al traffico generale compreso tra Crosia e Crotone (Passovecchio) che si attesta a 7.750 passaggi veicoli al giorno.
Questi dati, quindi, portano a dedurre che la Statale 106 venga utilizzata perlopiù per gli spostamenti interni dei singoli territori, mentre, per la sua pericolosità ed inadeguatezza strutturale, diventa un dissuasore per quanti vogliano raggiungere il sud della Calabria dalla costa orientale.
Insomma, questa Statale 106 è una vera e propria palla al piede per lo sviluppo dell’area jonica, ma, allo stesso tempo, rappresenta l’unica via di fuga per il traffico urbano.
E a conferma dell’ultimo dato, ancora una volta, ci sono le tante vittime mietute da questa arteria che nella stragrande maggioranza dei casi sono persone del posto, gente che spostandosi all’interno del suo stesso territorio per lavoro o esigenze personali, lungo una strada maledetta ha trovato la morte. Insomma, prima di una strada per le grandi connessioni sembra che alla Calabria orientale serva innanzitutto una strada per vivere e sopravvivere in sicurezza… da Sibari a Crotone!