Caro acquisti per le festività: la Calabria del nord-est fa i "conti" con un'economia spenta
La sibaritide-pollino arranca nonostante il primato del BF nella provincia di Cosenza. Ad influire negativamente sull'economia locale è la composizione del tessuto sociale (con una popolazione sempre più anziana) e gli stipendi sotto la media
CORIGLIANO-ROSSANO - Il preoccupante aumento dei prezzi dei beni di consumo si abbatte ogni anno su quanti si apprestano ad effettuare gli acquisti per le festività natalizie. La crisi continua a colpire pesantemente le famiglie che si trovano a dover fronteggiare un momento complesso a causa del caro prezzi e di stipendi fermi al palo. Se da un lato la provincia di Cosenza è risultata la più attiva in termini di spesa durante la settimana del Black Friday - con una spesa media pro capite tra i 194 e i 248 euro -, dall’altro l’area della sibaritide-pollino soffre per la mancanza di un tessuto sociale ed economico dinamico e propositivo.
Il caro acquisti, come è stato ribattezzato negli ultimi anni, ha reso la vita quotidiana più difficile a tante famiglie, costrette a rivedere le proprie abitudini di spesa. Mentre l'inflazione cresce e il potere d'acquisto cala, molti consumatori ricorrono a vari espedienti per far quadrare i conti e affrontare con serenità il periodo delle feste. Nei giorni scorsi abbiamo chiesto un parere sul tema ai cittadini di Castrovillari, Corigliano e Rossano per l’inchiesta sugli acquisti di Natale che andrà in onda il prossimo mercoledì nel corso della puntata dell’Eco in Diretta.
Per molti la situazione risulta essere particolarmente faticosa, e così ci si ingegna per trovare varie soluzioni d’acquisto. Lo sforzo compiuto da molti, mira al giusto equilibrio tra la voglia di fare regali e la necessità di non farsi sopraffare dalle difficoltà economiche. Aumentano le scelte oculate: regali più piccoli, ma scelti con maggiore attenzione. Un altro cambiamento significativo, che ha influenzato il modo di fare i regali, è l’ascesa degli acquisti online. Sempre più persone preferiscono acquistare su piattaforme digitali per approfittare di offerte, sconti e spedizioni rapide.
In tempi di ristrettezze economiche, la possibilità di confrontare i prezzi dei negozi con quelli online è diventata un'arma potente che permette di risparmiare tempo e denaro. Tutti questo, però, a discapito dei negozi fisici e delle piccole realtà locali che – garantiscono i commercianti – continuano ad offrire un servizio che non può competere con l’e-commerce dato dalla professionalità e dal supporto nella scelta.
D’altro canto, l'acquisto online consente di avere accesso ad una infinta varietà di proposte con la possibilità di fare regali personalizzati e unici, spesso a prezzi più competitivi rispetto ai negozi fisici.
In questo scenario, la politica economica gioca un ruolo cruciale. Mentre ci si trova a fronteggiare l'inflazione e i disagi delle famiglie, molti chiedono interventi più incisivi, come sgravi fiscali o politiche di sostegno al reddito, per contrastare il caro acquisti e ridurre la necessità di ricorrere a soluzioni radicali. In attesa di misure concrete, i consumatori sono costretti ad annaspare tra difficoltà quotidiane e la tentazione di affrontare un futuro sempre meno roseo.