Giornata mondiale della pesca, Martilotti chiede «maggior responsabilità agli amministratori regionali e locali»
«La proposta per il decollo del Borgo marinaro come “Piattaforma dell’ittiturismo e del pescaturismo” potrebbe essere una buona opportunità . Convocare il "Tavolo di partecipazione” per incominciare una nuova fase»
CORIGLIANO-RSSANO - «Oggi, 21 novembre, è la Giornata Mondiale della Pesca, è un’occasione – dichiara Salvatore Martilotti, presidente del “Comitato Pescatori Calabria” per porre l’attenzione sugli ecosistemi e sulla necessità di garantire livelli di pesca sostenibili a livello globale e locale. Questa giornata è importante per preservare un settore che contribuisce in maniera significativa all’occupazione e a portare sulle tavole le delizie gastronomiche del nostro mare».
«Nei prossimi mesi, purtroppo, gli scenari potranno cambiare per la riduzione complessiva della flotta per decisione di Bruxelles nel mentre aumenta il consumo di pesce. Certamente dobbiamo continuare a sostenere una pesca sostenibile per tutelare le imprese di pesca, i pescatori, ma anche i consumatori. Tutti abbiamo il dovere morale di tutelare i nostri mari e le riserve ittiche. Cambiamenti climatici, sovrasfruttamento, pesca illegale, capricci e voglie fuori stagione incidono negativamente sui nostri stock. Questo è un giorno importante anche per le nostre comunità costiere perché siamo chiamati ad una maggior responsabilità sociale nel settore della pesca. Da sempre per i pescatori, e non solo, il mare e la pesca sono veri incantatori ma, a volte, appaiono turbolenze inaspettate».
«Forse sarebbe opportuno che ci interrogassimo sul ruolo e la funzione sociale a cui deve assolvere l’associazionismo in presenza di forti discrasie che danno un’immagine distorta dei pescatori all’esterno. La funzione sociale ed economica della cooperazione nella pesca è insostituibile – continua Salvatore Martilotti - ma, per costruire la speranza di un settore che continui ad essere attraente per le nuove generazioni, è necessario puntare su innovazione e diversificazione. E, pertanto, non è più rinviabile – continua Salvatore Martilotti - avanzare proposte e suggerire progettualità per l’economia costiera della Calabria. In particolare, qui a Corigliano-Rossano, Comune con la maggior estensione litoranea della Calabria, il settore della pesca ha una lunga tradizione, con un’occupazione assai rilevante ed una flotta complessiva fra le più rilevanti della nostra Regione. A livello regionale e locale bisogna invertire rotta far decollare i distretti ittici nell’ambito delle quattro macro-aree, ma anche far riacquistare centralità nell’ambito della fascia costiera al segmento più rilevante della flotta da pesca calabrese: la piccola pesca artigianale. Bisogna accompagnare il processo di cambiamento nel settore diversificando sempre più l’attività di cattura e integrandosi sempre di più con ambiente e turismo».
«In questa direzione potrà essere protagonista di un nuovo sviluppo perché depositaria dell’identità della nostra Comunità costiera, ma anche di saperi e cultura che dovranno essere rinnovati e declinati in linea con le nuove tendenze. La proposta per il decollo del Borgo marinaro come “Piattaforma dell’ittiturismo e del pescaturismo” potrebbe essere una buona opportunità da costruire insieme agli amministratori del nostro Comune. Tuttavia, per avviare una nuova fase bisogna innanzitutto parlarsi, e questa è una competenza dei nostri amministratori. Convocare il "Tavolo di partecipazione” per incominciare una nuova fase nella programmazione di questo settore così rilevante nell’economia locale. Sarà anche opportuno intervenire nell’intera filiera della pesca che spazia dal settore primario, alla commercializzazione all’ingrosso e al consumo, alla gastronomia legata al mare, alla cantieristica, per arrivare al turismo costiero. Occorre tener conto dell'economia del mare, delle importanti opportunità, in particolare, della pesca artigianale in modalità inter-settoriale all’interno dell’economia costiera».
«Ma è anche necessario avere un settore trasparente e più organizzato con un agire legale per tutelare e difendere gli interessi sociali ed economici dei pescatori. Bisogna essere ascoltati, - conclude Salvatore Martilotti - per continuare a sostenere questi lavoratori del mare laboriosi, intraprendenti e, soprattutto, rispettosi dei valori che da sempre appartengono alla comunità costiera locale a partire dal rispetto della legalità, ma anche ad attivare una maggior responsabilità sociale per assicurare un lavoro decente con lo sviluppo sostenibile della pesca».